Careca: «Napoli, non deprimerti. Con Conte puoi ancora sognare»

Careca: «Napoli, non deprimerti. Con Conte puoi ancora sognare»

Nell’intervista rilasciata da Mauricio Cannone alla Gazzetta dello Sport, Antonio Oliveira Filho, per tutti Careca, torna a parlare del Napoli con l’affetto di sempre. Dalla sua casa di Rio de Janeiro, l’ex centravanti brasiliano analizza il momento della squadra e il lavoro di Antonio Conte alla vigilia della sfida con l’Inter: «Giocare con il tricolore sul petto non è mai facile. Anche noi, dopo lo scudetto del 1990, non riuscimmo a ripeterci. È normale attraversare un momento di difficoltà, ma due sconfitte non possono cambiare gli obiettivi del Napoli. La squadra è ancora in alto e può rivincere lo scudetto. Non bisogna deprimersi, neanche in Europa».

Come ricorda la Gazzetta dello Sport, Careca resta legato alla città e alla maglia azzurra, e difende l’attuale gruppo dalle critiche: «Il Napoli non è quello visto contro il PSV. Ogni epoca ha i suoi campioni. Noi avevamo Diego e una squadra incredibile, ma anche questo Napoli ha un progetto solido. Due scudetti in tre anni sono un risultato straordinario. De Laurentiis sarà ricordato come il presidente che ha reso il club di nuovo grande».

L’ex bomber brasiliano, intervistato da Mauricio Cannone per la Gazzetta dello Sport, elogia alcuni protagonisti dell’attuale rosa: «De Bruyne è un campione vero, non si può criticare uno come lui. Troverà sempre il suo posto in campo. Ma quello che mi colpisce di più è McTominay: ha doti fisiche eccezionali, è rapido, si inserisce con tempismo, e spesso è lui il vero attaccante. Se McTominay è perfettamente dentro il sistema Conte, De Bruyne lo sarà presto».

Careca ha parole di grande stima anche per l’allenatore azzurro: «Conte è un leader, un uomo di disciplina. I suoi giocatori lo seguono come soldati. L’ho conosciuto sei mesi fa a Napoli: mi è sembrato determinato, con la mentalità giusta per vincere altri titoli. I tifosi devono fidarsi di lui».

Sul tema dell’attacco, Careca commenta la mancanza di Hojlund, ancora fermo: «È una perdita importante, ma il Napoli ha soluzioni come Neres o Lucca. McTominay e De Bruyne possono essere quasi degli attaccanti aggiunti».

Come sottolinea ancora la Gazzetta dello Sport, per Careca la sfida contro l’Inter non sarà decisiva, ma resta una gara simbolica: «Ai miei tempi era sempre speciale. Bergomi e Ferri erano difensori duri, erano battaglie vere. Vincere contro questa Inter forte sarebbe un grande segnale».

Infine, una riflessione su Carlo Ancelotti, nuovo ct del Brasile: «Ha un curriculum straordinario, conosce bene i talenti brasiliani e la nostra mentalità. Da troppo tempo non vinciamo un Mondiale: lui è l’uomo giusto per riuscirci».