Calciatori premiati per la sconfitta: De Laurentiis l’ha fatta grossa | Rema contro il suo Napoli
De Laurentiis - fonte lapresse - napolipiu.com
Aurelio De Laurentiis è indiscutibilmente uno dei patron più vincenti, ma il suo carattere è stato spesso un freno.
Aurelio De Laurentiis è una delle figure più particolari e controverse del calcio italiano. Produttore cinematografico di successo e presidente del Napoli dal 2004, ha sempre mostrato un carattere diretto, deciso e spesso sopra le righe. La sua comunicazione non conosce filtri: dichiarazioni pungenti, battute ironiche e prese di posizione nette sono diventate un tratto distintivo del suo modo di fare calcio. Questo atteggiamento gli ha permesso di costruire un’immagine di leader forte, capace di catalizzare l’attenzione mediatica.
Allo stesso tempo, De Laurentiis è noto per una gestione fortemente accentrata. È lui a decidere le linee guida, a confrontarsi con allenatori e dirigenti e spesso anche a intervenire direttamente nelle questioni tecniche. Questo approccio, se da un lato gli ha consentito di riportare il Napoli ai vertici del calcio italiano ed europeo, dall’altro ha generato frizioni con giocatori, allenatori e persino tifosi. La sua figura divide: c’è chi lo ammira per la lucidità imprenditoriale e chi lo critica per l’eccessivo protagonismo.
Il presidente azzurro, inoltre, non ha mai nascosto la sua insofferenza verso alcune regole del calcio moderno. Si è spesso espresso contro i calendari troppo fitti, i format europei e i rapporti di forza che penalizzano, a suo dire, le società italiane rispetto a quelle straniere. La sua voce, anche se talvolta scomoda, ha contribuito ad animare il dibattito sul futuro del movimento calcistico.
Il carattere di De Laurentiis è quello di un uomo che non accetta compromessi. Pragmatico, polemico, creativo e testardo, ha portato nel calcio lo stesso spirito con cui ha affrontato il mondo del cinema: da protagonista assoluto, capace di dividere, ma anche di incidere in modo indelebile nella storia del Napoli.
Un aneddoto dal passato azzurro
Fabiano Santacroce, ex difensore del Napoli oggi osservatore e talent scout, ha raccontato a Controcalcio un curioso retroscena legato al presidente Aurelio De Laurentiis. L’ex calciatore ha ricordato la stagione 2008, quando il Napoli riuscì a battere l’Inter dei campioni, una squadra considerata imbattibile in quel periodo, con un gol di Zalayeta. Dopo quella vittoria, la squadra chiese al presidente se fosse previsto un premio speciale.
La risposta di De Laurentiis fu sorprendente: «No, ragazzi, siete già pagati per fare questo». Un segnale chiaro del suo approccio pragmatico e poco incline a facili entusiasmi. Nonostante l’impresa, il patron azzurro volle rimarcare che i calciatori devono guadagnarsi lo stipendio con le prestazioni, senza aspettarsi regali extra solo per una vittoria prestigiosa.

Un premio dopo una sconfitta
Eppure, l’episodio successivo mostrò un lato diverso del carattere del presidente. Una settimana più tardi il Napoli affrontò il Milan e, nonostante una buona prestazione, perse di misura, con rete di Ronaldinho. La squadra uscì dal campo arrabbiata per non aver raccolto nulla, convinta di meritare almeno il pareggio.
In quell’occasione fu De Laurentiis a sorprendere tutti: entrò nello spogliatoio e annunciò che avrebbe dato un premio per la partita. Un riconoscimento non al risultato, ma all’atteggiamento e alla qualità della prestazione. Santacroce ha spiegato che quell’episodio restò impresso nella memoria di tutto il gruppo, rivelando il lato inaspettato e particolare della gestione del presidente azzurro.
