Il Napoli dice addio alla corsa scudetto dopo il pareggio in casa contro la Roma. Gli azzurri hanno illuso un popolo intero che credeva al tricolore dopo oltre trent’anni. Salvatore Caiazza nel consueto editoriale su calciomercato.com, ha parlato dell’addio allo scudetto del Napoli non risparmiando alcune frecciate velenose.
NAPOLI ADDIO SCUDETTO: IL NORD GODE
“Finalmente il Napoli si autoesclude dalla lotta scudetto. Finalmente i giornali potranno parlare di una corsa al titolo tra Milan e Inter. Ma cosa c’entrava la squadra azzurra come terzo incomodo tra le due meneghine? Niente. Ora tutti saranno contenti che il tricolore resterà a Milano. Non si sa su quale sponda. L’importante è che non vada al Sud. Certo è che Spalletti e i suoi ragazzi ci hanno messo del loro per far godere il Nord. Allo stadio Maradona hanno gettato alle ortiche cinque punti su sei contro Fiorentina e Roma dando così spazio a chi sta su di godere. Meno male che chi sta più giù sta sprecando ugualmente, altrimenti si faceva dura anche per la zona Champions. La Juventus se l’è cavata con il Bologna allo Stadium. Mentre l’Atalanta rischia di non andare neanche in Europa League. Alla fine dei conti il Napoli sta arrivando all’obiettivo che Aurelio De Laurentiis si era prefissato ad inizio stagione. Voleva l’Europa che conta e Spalletti lo sta accontentando”.
Salvatore Caiazza ha poi aggiunto: ” Nonostante il pareggio ottenuto al Maradona, José Mourinho ha puntato il dito contro gli arbitri. È convinto il portoghese che l’associazione dei fischietti tuteli solo le prime in classifica e non lui. Il tecnico romanista ha accusato duramente Di Bello. Reo di non avergli concesso un rigore che non c’era e di non aver dato il doppio giallo a Zanoli. Ha dimenticato, però, che Ibanez non è stato ammonito quando ha travolto in area Lozano e che in mezzo al campo Anguissa e Lobotka sono stati presi di mira dai centrocampisti giallorossi, ma non si è mai visto un cartellino giallo. Per non parlare dell’ammonizione incredibile a Koulibaly. Un vecchio amico dei giallorossi, Walter Sabatini, dopo Roma-Salernitana, ha evidenziato quanto sia scorretta la panchina romanista. Non c’è una decisione arbitrale che non venga contestata. Sono sempre in piedi sui limiti della linea laterale i panchinari e a ogni fischio contro quasi entrano in campo. È successo la stessa cosa anche al “Maradona”.