Bud Spencer, il figlio confessa: “Rischiammo il rapimento, scappammo di notte”

Il figlio di Bud Spencer rivela aneddoti inediti sulla vita del padre: dalla goliardia sul set ai momenti di tensione, fino al rapporto con Terence Hill.

giuseppe_e_carlo_pedersoli_bud_spencer_padre_e_figlio(1)

Giuseppe Pedersoli svela retroscena inediti sulla vita del padre Carlo: dalle ricette improbabili alla fuga dall’Argentario, fino al successo mondiale con Terence Hill.


Il rapporto tra il cinema “alto” e quello popolare non è sempre stato facile, come rivela Giuseppe Pedersoli, figlio del celebre Bud Spencer, in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano: “Per alcuni intellettuali dell’epoca il successo internazionale di Bud Spencer e Terence Hill era diventato un cruccio… E non solo per loro”.

Il figlio dell’attore ha svelato diversi aneddoti sulla vita del padre, comprese le curiose abitudini sul set: “Papà aveva una gigantesca roulotte americana, una zona franca dedicata alla goliardia, con dentro, stipati, pacchi e pacchi di pasta. Ogni tanto amava creare ricette impensabili, come gli spaghetti ai corn flakes”.

Ma non sono mancati anche momenti di tensione, come quello legato a un tentativo di rapimento: “All’inizio degli anni 80 ci hanno allertato per il pericolo di rapimento: eravamo all’Argentario, al mare, e usciti dall’acqua ci dissero ‘tra mezz’ora si parte’. Noi ignari. Ma i carabinieri ci scortarono fino al confine francese”.

Sul successo internazionale del duo Bud Spencer-Terence Hill, Pedersoli ha rivelato: “Pure a Cuba, in sette o otto cinema proiettavano pellicole con lui, poi sono arrivate lettere dalla Cina o dall’Iraq”. Un successo che, secondo il figlio, si deve anche all’assenza di volgarità e riferimenti politici nei loro film, caratteristica che li ha resi immuni da censure anche nei paesi più conservatori.

Parlando del rapporto con Terence Hill, Giuseppe ha sottolineato la profonda amicizia tra i due attori: “È una persona piacevolissima; spesso racconta che una volta in scena con papà si trasformava e in qualche modo accadeva pure a mio padre. Tra loro scattava una magia, giocata pure solo sullo sguardo”.

Infine, un aneddoto curioso sulla popolarità del padre: “Lo riconobbero all’aeroporto di Berlino e intorno a lui si ammassarono centinaia di persone, eppure nel frattempo scendeva dall’aereo Jack Nicholson, nell’indifferenza”.

Bud Spencer, il figlio confessa: "Rischiammo il rapimento, scappammo di notte"