Calcio Napoli

Bomba carta dei tifosi della Lazio, bambino portato in ospedale, rischia di perdere gli arti

Un ragazzino è ricoverato all’ospedale San Paolo di Napoli dopo lo scoppio di una bomba carta lanciata dai tifosi della Lazio.

Il Napoli subisce la prima sconfitta della stagione al Maradona, ma i protagonisti della gara sono stati i tifosi della Lazio. Dal settore ospiti, i tifosi capitolini, hanno intonato i soliti  cori contro Napoli tra cui “Vesuvio lavali col fuoco“, coperti poi dai fischi dei napoletani. Nel primo tempo, per un paio di volte, i tifosi della Lazio hanno lanciato petardi, bombe carta e o fumogeni a ridosso del campo, sulla pista d’atletica.

La torcida di casa ha pensato soprattutto alle squadre in campo e poi ha coperto di fischi lo “schifo” cantato senza alcun motivo ed in modo reiterato dai tifosi della Lazio. Subito dopo, però, c’è stato anche un lancio di petardi dal settore ospiti con i napoletani che hanno iniziato a cantare e a zittire i tifosi della squadra capitolina.

Il tutto sotto gli occhi dell’arbitro Pairetto, mediocre la sua direzione di gara e del quarto uomo Orsato. Siamo certi che nessuno ha di loro ha visto e sentito nulla, anche perché da regolamento la gara andava sospesa.

Secondo quanto riferisce il giornalista Marco Giordano, un bambino sarebbe stato colpito da una bomba carta, lanciata dai tifosi della Lazio e sarebbe tutt’ora ricoverato, i medici stanno valutando i danni agli arti.

Il ragazzino si sarebbe avvicinato, per raccogliere da terra uno dei petardi lanciati dai tifosi della Lazio e allontanarlo, ma sarebbe rimasto colpito da quella che, in realtà, sembrava essere una bomba carta.

Ecco il messaggio del giornalista:

“Un ragazzino è ricoverato al PS dell’ospedale San Paolo dopo lo scoppio di una bomba carta lanciata dai tifosi della Lazio. Non è in pericolo, i medici stanno valutando i danni agli arti. Continuo lo scoppio di bombe carta dal settore ospite”.

Chiudi

Benvenuto su napolipiu.com

Consenti gli annunci sul nostro sito Sembra che tu stia utilizzando un blocco degli annunci. Ci basiamo sulla pubblicità per finanziare il nostro sito.