Sta facendo il giro del web il video dell’esame farsa di Luis Suarez tenuto all’Università per stranieri di Perugia lo scorso 17 settembre. Le immagini e l’esame sono finite sotto la lente di ingrandimento della Procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone, che ha anche ascoltato Andrea Agnelli. In quel periodo, infatti, Suarez era in trattativa per il passaggio alla Juventus anche se il presidente bianconero ha provato a smentire di avere notizie sulla bozza contrattuale.
Nel video dell’esame farsa di Suarez si capisce tutta la difficoltà del calciatore a parlare in italiano: “Mi chiamo Luis… sono nato in Uruguay… sono sposato con mia moglie da dieci anni… ho tre figli… sono calciatore professionista“. Ma uno dei passaggi del video che maggiormente fa capire il livello di italiano di Suarez è il seguente: “Bambino porta cocummella… cocomero… perperoni… frutta e verdura con il carrello” con queste parole l’ex attaccante del Barcellona ha descritto alcune immagini che gli venivano poste dai due esaminatori.
Caso Suarez, l’avvocato tira in ballo la Juventus
Ma oltre al video di Suarez mentre svolge l’esame per l’abilitazione di italiano ci sono anche le dichiarazioni del suo avvocato. Ivan Zaldua che smentisce quanto dichiarato da Agnelli, ovvero che fosse stato il calciatore a proporsi alla Juventus. L’avvocato ha detto: “Il direttore sportivo bianconero Fabio Paratici ha contattato direttamente Suarez. Successivamente ha contattato me per iniziare la trattativa e da lì in poi ho avuto molte conversazioni con il signor Paratici“.
Zaldua conferma anche la mail con la proposta contrattuale, scambiata per la prima svolta il “29 agosto in cui c’era scritta la proposta ed i bonus. Successivamente abbiamo raggiunto un accordo per un biennale con la possibilità per le due parti di rescindere il contratto dopo una stagione, pagando una penale da un milione di euro“. E’ solo successivamente che la Juventus si rende conto de problema dell’assenza del passaporto comunitario di Luis Suarez.