Assurdo Diogo Jota, spunta la verità sulla tragedia | L’incidente non è andato come sembra
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Ecco tutta la verità sulla tragedia che ha coinvolto Diogo Jota e suo fratello. Le dinamiche dell’incidente di luglio.
L’attaccante del Liverpool, Diogo Jota, stava tornando in Inghilterra insieme al fratello André Silva quando la loro vita si è spezzata sull’autostrada spagnola A-52, nei pressi di Cernadilla. I due viaggiavano a bordo di una Lamborghini presa a noleggio e avevano scelto la strada invece dell’aereo per motivi di salute. E ora sarebbero emersi nuovi dettagli sull’incidente.
La scelta di non volare non era casuale: Jota, reduce da un’operazione ai polmoni, non poteva affrontare i rischi legati alle variazioni di pressione durante il volo. Il piano era semplice: raggiungere Santander, prendere il traghetto per Portsmouth e poi completare in auto il viaggio fino a Liverpool. Lì il portoghese avrebbe dovuto riunirsi alla squadra per riprendere gli allenamenti.
La moglie del calciatore ha raccontato che i due fratelli avrebbero fatto tappa a Benavente per passare la notte, a poco più di un’ora e mezza dal punto dell’incidente. Il giorno dopo, alle 16, li attendeva la partenza in nave verso l’Inghilterra. Una routine già conosciuta da Jota, che in passato aveva percorso lo stesso tragitto per evitare l’aereo.
Le prime ricostruzioni parlano di un colpo di sfortuna che si è trasformato in tragedia. Mentre erano in fase di sorpasso, uno pneumatico posteriore sarebbe esploso, probabilmente a causa dell’asfalto irregolare. A quella velocità la Lamborghini è diventata incontrollabile, ha impattato violentemente e subito dopo è stata avvolta dalle fiamme.
Il parere della Guardia Civil
La Guardia Civil non esclude che la velocità elevata abbia aggravato la dinamica dell’incidente. Sul tratto autostradale, il limite era di 120 km/h, ma i rilievi fanno pensare che l’auto procedesse più veloce. Le caratteristiche stesse della vettura, una Huracán a trazione posteriore, avrebbero reso ancora più difficile mantenere il controllo dopo lo scoppio del pneumatico.
Questo nuovo incidente ha riportato l’attenzione sulle condizioni della A-52, già teatro di altri gravi episodi pochi giorni prima. Lo stato dell’asfalto è da tempo al centro delle polemiche e in molti chiedono maggiori interventi di manutenzione. Ma sul profilo Tik Tok grafene, sarebbero apparse delle novità negli ultimi giorni.

Le dichiarazioni
“Il calciatore non è morto perché andava troppo veloce. È successo qualcos’altro. A quando tutto è cominciato. Il 22 giugno 2025 sposa Rute Cardoso da cui aveva già avuto tre figli. Questo è il suo momento d’oro. Ha già conquistato la Premier League con il Liverpool e la sua seconda Nations League con il Portogallo. Soltanto undici giorni dopo, nella notte tra il 2 e il 3 luglio, sta viaggiando nell’autostrada A-52 sulla Lamborghini. Alle 00.30 un boato. Fiamme alte e due corpi intrappolati dentro quella macchina. Uno è Diogo Jota che quella sera sceglie di non prendere l’aereo per tornare in Inghilterra per un problema ai polmoni di cui soffriva da poco tempo. L’altro è suo fratello”.
“Le prime ricostruzioni parlano chiaro. La Lamborghini stava correndo, la gomma esplode e l’auto vola fuoristrada. Ma questa ricostruzione potrebbe non essere vera. A smentirla è José Azevedo, camionista che ha filmato anziché soccorso. Dice che i due gli sarebbero passati accanto tranquilli senza eccessi di velocità. Sarebbe stato lui stesso a mandare il video alle televisioni perché quello che stava uscendo su tutti i telegiornali era falso. Anche un altro camionista ha confermato questa tesi”.
