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Benvenuti a Zambolandia: Anguissa, c’è un dato che impressiona oltre ai gol

Frank Zambo Anguissa è senza dubbio l’uomo del momento per il Napoli. Il centrocampista del Camerun si sta imponendo in una forma nuova, più appariscente rispetto alla scorsa stagione. Lo mette in evidenza anche Gazzetta dello Sport che scrive: “Benvenuti a Zambolandia“. Per far capire che oramai il rettangolo verde è il regno di Anguissa. Anche la durante la scorsa stagione il centrocampista è stato decisivo, ma giocava in un altro modo, più arretrato in un centrocampo a due, più votato alla difesa. Inoltre quando c’era Fabian Ruiz in campo aveva più compiti difensivi. Nella stagione di Serie A 2022/23 il modo di giocare di Anguissa è cambiato, così le sue statistiche sono diventate ancora più incisive anche sotto rete.

Anguissa giocatore stratosferico: le pagelle del dominatore del centrocampo azzurro

Le statistiche di Anguissa: oltre i gol c’è di più

Tre gol e tre assist in 10 giornate per un centrocampista difensivo sono già importanti, ma Anguissa non è solo questo. I numeri li mette in evidenza sempre Gazzetta dello Sport: “Ma il mostro vanta numeri davvero eccellenti. Uno su tutti: ha recuperato in campionato 49 palloni, la media di 6,13 a partita, quando nel suo ruolo gli altri si fermano a 3,61. Una lavatrice di palloni, centrifugati e poi sparati anche verso la porta avversaria. E poi la forza del dribbling: già in Premier era fra i migliori centrocampisti per dribbling riusciti. E ora anche in Italia si sta esaltando. A novembre compirà 27 anni partendo per il Qatar dove vorrà essere protagonista al Mondiale, dove il suo ct Rigobert Song stravede per lui e lo ritiene una colonna della nazionale“.

Anguissa il retroscena con Spalletti

Il quotidiano poi aggiunge: “Anguissa è diventato sul campo un leader indiscusso per i compagni. In attesa del rientro del nigeriano, Zambo è anche una delle persone più vicine a Victor Osimhen. La passione per la musica rap e tanto altro li rende amici e per il giovane Victor diventa un riferimento per maturare“.
Ma c’è anche un retroscena con Spalletti che “lo adora e quando lo vide allenarsi per la prima volta a Castel Volturno, era il 10 settembre di un anno fa (“Lo ammetto, non lo conoscevo. Bravo giuntoli a pescarlo” disse) restò impressionato dalla facilità di gioco e dalla disponibilità: il giorno dopo lo schierò titolare contro la Juventus e da allora è diventato insostituibili“.