Ancelotti non è mica Allegri, se protesta il napoletano va fuori. In questo clima, il Napoli gioca stasera per la semifinale della Coppa Italia.
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La sfida di coppa Italia tra Milan e Napoli si presenta con una lotta tra gli arbitri di Rizzoli e il Napoli che ha osato ribellarsi ai cori razzisti, andando al braccio di ferro con l’Aia.
Antonio Corbo, decano dei giornalisti italiani, dalle pagine di Repubblica lancia l’avvertimento in vista della partita di stasera a San Siro.
“Per la serata che può valere quasi un anno, il Napoli torna nello stadio degli equivoci. L’arbitro Mazzoleni il 26 dicembre non distingue il razzismo nei cori contro Koulibaly, pensa magari che siano in senegalese i più cordiali auguri di Natale, ed il miglior giocatore esce dalla partita, umiliato e punito. Vince l’Inter.
Un altro arbitro, Doveri, scorge un secondo fallo di mani nel finale con il Milan, e manda via l’innocente Fabiàn Ruiz, il più bravo dei suoi. Può rimediare Giacomelli che nella sala Var beve un tè verde a piccoli sorsi, fa molto freddo.
Non tocca a lui intervenire, ma può aiutare Doveri da collega leale con una soffiata. È un errore il secondo giallo ed errore rimane. Il Napoli non è mica la Juve, chissenefrega, tutti zitti e se l’allenatore protesta, vada fuori anche Ancelotti. In questo clima, il Napoli gioca stasera per la semifinale della Coppa Italia”.