Milik non si tocca, ma ora e sotto esame. Per Ancelotti l’attaccante polacco non è in discussione. Venerdì prova d’appello contro l’Empoli.
L’aggancio dell’Inter al secondo posto, scrive Repubblica, ha creato fermento nella tifoseria azzurra, che si è di nuovo divisa (come nella scorsa estate) sul mancato acquisto di un bomber da parte di Aurelio De Laurentiis e sulla scelta della società di dare ancora fiducia ad Arek Milik, reduce da due gravissimi infortuni alle ginocchia.
I numeri danno per adesso ragione al partito degli scontenti, visto che il giocatore polacco è andato a segno appena per tre volte in dieci giornate di campionato (gol alla Lazio al debutto e doppietta contro il Parma) ed è invece rimasto a secco nei primi 270’ di Champions League.
INSIGNE E MERTENS
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Ancelotti deve essere grato a Insigne e Mertens, che hanno risolto tante situazioni complicate e sono stati per il momento i due migliori realizzatori della squadra, con una media migliore rispetto a quella del loro fiacco compagno di reparto.
Il problema Milik è emerso in maniera più evidente durante la sfida contro la Roma, in cui il Napoli ha avuto bisogno di tirare in porta per 26 volte (record stagionale) per strappare in extremis il pareggio, grazie all’ingresso dalla panchina di Mertens.
ANCELOTTI CREDE IN MILIK
I piani estivi del Napoli erano altri, con l’investitura di Milik come principale terminale offensivo. Finora la scommessa non è stata vinta. Ma Ancelotti, che crede molto nelle qualità del suo attaccante, è convinto che il tempo sarà galantuomo: a cominciare dall’anticipo di venerdì al San Paolo con l’Empoli.