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Allan: “Ammutinamento, tutti volevamo Ancelotti. Ci fu imposto il silenzio stampa” il retroscena

Allan Marques Loureiro torna a parlare di Napoli di una “città favolosa in cui sono stato benissimo ed in cui ritorno appena possibile“. Ma con il centrocampista ora all’Everton si parla anche dello scudetto perso con Sarri e della famosa notte in albergo a Firenze: “Eravamo svuotati, senza energie“. Ma Allan viene ritenuto anche il promotore dell’ammutinamento: “Una falsità era una scelta del gruppo“. Sono queste le tre chiavi dell’intervista che il giocatore brasiliano, ora all’Everton, ha rilasciato al Corriere dello Sport in cui ripercorre i suoi anni in maglia azzurra.

Napoli, lo scudetto in albergo a Firenze

  • Napoli, la città dello scudetto perduto

    Di un dolore che ricompare ogni volta che ci penso. Giocavamo un calcio raffinato, come nessun’altra squadra sapeva fare. In genere, nel calcio, viene ricordato chi vince; invece, fateci caso, se si cerca un riferimento tecnico del recente passato, spesso si cita quel Napoli. Una sintonia unica, la squadra più bella.

  • A Firenze bruciaste un sogno.

    Accadde alla viglia, davanti alla tv, nel momento in cui ci rendemmo conto che era finita, perché la Juventus, che vinse in casa dell’Inter, a quel punto aveva un calendario agevolissimo. Capimmo, quella serata, quanto sia difficile vincere il campionato in Italia. E fu sotto gli occhi di tutti. Noi ci trovammo senza energia, eravamo distrutti, quel risultato divenne per noi frustrazione.

Allan dal PSG all’ammutinamento

Allan durante l’intervista al Corriere dello Sport fa sapere che ad un certo punto era praticamente tutto fatto con il PSG, era “diventata un’opportunità grossa e una esperienza – anche di vita – nuova. Pareva un’operazione utile a chiunque ma venne fuori una richiesta ritenuta esagerata”.

  • E poi si arriva all’ammutinamento: 5 novembre 2019, al termine di Napoli-Salisburgo

    Intanto sgombero il campo da una falsità: che i calciatori fossero contro Ancelotti. Fui indicato come uno dei promotori ed ho dovuto condividere con un paio di miei compagni, con Lorenzo ad esempio. Mentre, in vece, quella fu una scelta di gruppo e il Napoli sapeva che ritenevamo ingiusta andare in ritiro.

Allan, che ha pagato anche una multa per le offese a Edo De Laurentiis, fa sapere che “c’è chi aggiunse che ce l’avevo con Carlo, la persona più speciale che abbia incontrato e che mesi dopo mi avrebbe voluto con lui all’Everton. Ci furono malintesi che si sarebbero potuti chiarire, ma venne imposto il silenzio stampa e quindi fu impossibile parlarne“.

  • Cosa avreste detto, se avete potuto?

    Che noi eravamo tuti con Carlo. Punto.

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