Paolo Ziliani sottolinea che gli “illeciti amministrativi compiuti dalla Juve sono un’infinità” tale che nemmeno la retrocessione basterebbe.
In questi giorni il club bianconero è impegnato sul piano sportivo alla ripresa della Serie A. Da più parti la Juve viene dato come antagonista al Napoli, nonostante abbia 10 punti di svantaggio rispetto agli azzurri.
Ma la società, che ha ufficializzato il nuovo cda dopo le dimissioni di Agnelli, deve fronteggiare una vera e propria bufera. La procura di Torino ha indagato la Juve, ma anche la procura Figc scava sui fatti di casa bianconera e vuole vederci chiaro sulla questione plusvalenze. Il 20 gennaio è il giorno fissato per il giudizio, che potrebbe sconvolgere la classifica della Serie A. Ma anche la Uefa ha annunciato una indagine per capire se la Juve ha violato il Fair Play Finanziario.
Per la Juve si parla di pesanti sanzioni, ma ovviamente toccherà ai giudici emetterle. Sulla questione è intervenuto Paolo Ziliani che va giù duro e dice: “Gli illeciti amministrativi compiuti dalla Juventus e provati sono un’infinità. Solo le due manovre-stipendi hanno nascosto 150 milioni: l’ammenda va da una a tre volte la cifra occultata 40 i tesserati coinvolti. La retrocessione in B sarebbe niente, i titoli revocati doverosi“.