Sarri dedica la vittoria alla popolazione di Ischia ed esprime un desiderio sull’avversario da sfidare nella fasea girone di Champions
Maurizio Sarri, nella conferenza stampa post gara, prima di prestarsi al commento della partita vinta contro il Nizza, si sofferma sul terremoto di Ischia:
“Innanzitutto io e i ragazzi vogliamo dedicare la qualificazione alla popolazione di Ischia, è giusto che senta la nostra vicinanza. Non so se questa squadra possa esprimersi meglio in Europa che in Italia, spero di no. I terreni di gioco europei sono migliori dei nostri, questo non ci fa onore. Ho visto due-tre situazioni alla prima giornata imbarazzanti, compresa la nostra gara. Se un investimento che fattura due miliardi di euro non è in grado di tenere bene la cosa primaria con dieci milioni di euro è un problema. Ma il campionato è una corsa a tappe, bisogna fare bene per un periodo di tempo lungo. Quindi dà più un esatto valore del lavoro della squadra rispetto all’eliminazione diretta, in cui può decidere anche un singolo episodio. Noi vogliamo fare bene in Europa e in Italia. Sono contento perché abbiamo fatto 86 punti, non disputare la Champions sarebbe stata dura da digerire. Ho fatto i complimenti alla squadra, ora testa all’Atalanta perché ci ha battuto due volte l’anno scorso. Conosco solo questa come strada da percorrere”.
Sulla qualificazione
“Dopo 86 punti, senza Champions sarebbe stata pesante. Il ko avrebbe avuto ripercussioni negative sull’entusiasmo e sulla mentalità, ora c’è da curare l’aspetto opposto. L’euforia può diventare anche negativa, proveremo a stare tranquilli ma il gruppo ha conquistato il premio che merita. Ha meritato la Champions per quanto fatto in passato, i ragazzi hanno preso ciò che meritavano”.
Sulla storia
“Sono più fiero delle 38 gare dell’ultima stagione, con 86 punti conquistati. Il valore di un lavoro lo dà il tempo, abbiamo fatto bene. Per le italiane non è mai facile giocare ora, il sorteggio non è stato favorevole ma bisogna ringraziare tutti i ragazzi che tengono alla squadra. A inizio luglio, i ragazzi si sono tagliati i giorni di ferie per tornare a lavorare. Così, a metà agosto, si sono presentati all’appuntamento in condizioni fisiche discrete”.
Sul gruppo
“Spero che il gruppo sia in crescita, non mi sembra che gli episodi siano stati decisivi per il passaggio del turno. Il computo delle occasioni, in 180′, è a vantaggio nostro. Il Nizza è una buona squadra, ha preso una traversa ma non credo che potesse finire con un altro risultato. Spero che questo aspetto sia dovuto alla nostra crescita”.
Il Napoli sarà in terza fascia al sorteggio, c’è uno stadio dove le piacerebbe esserci? “Al sorteggio abbiamo specialisti straordinari (ride, ndr). Mi faranno contento. Mi piacerebbe giocare contro il Manchester United, a Old Trafford. Quindi lo incontreremo di sicuro (ride, ndr)”.
Sulla momentanea solidità difensiva
“Non so sinceramente. A un certo punto della gara abbiamo perso 3-4 palle in uscita, concedendo qualcosa di importante. Siamo una squadra, come dicevo ai ragazzi, che se si prende un gol stupido come a Verona bisogna dimenticarsi di stare sul 3-1. Altrimenti, la prossima volta, lo prendi sullo 0-0. Vedremo in futuro come valutare, speriamo di aver trovato solidità”.
Su Insigne
“E’ il calciatore italiano più talentuoso, lo dico da un anno e mezzo. Ha trovato la giusta maturità, lavora per gli altri. E’ un talentuoso ma anche generoso, disputa gare di grande completezza”.
Su Mertens
“Ieri ho detto che avrebbe giocato, ha fatto una buona gara. S’è messo a disposizione, all’inizio ha sbagliato qualche movimento. Dispiace che non abbia fatto gol, l’avrebbe anche meritato”