Lainer, il terzino austriaco inseguito in estate da Giuntoli, parla di Napoli-Salisburgo e ammette che gli sarebbe piaciuto lavorare con Ancelotti.
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Salisburgo, Lainer da sogno di mercato ad avversario verso la finale di Baku.
Il terzino austriaco parla alla Gazzetta dello sport, di Napoli-Salisburgo e racconta alcuni retroscena legati al mancato trasferimento alla corte di Ancelotti:
Ci racconta la trattativa di quest’estate?
«Quando ho saputo che il Napoli era interessato a me e che aveva fatto una proposta con creta per prendermi, mi sono sentito onorato. Stiamo parlando di uno dei più grandi club d’Europa. Sta di fatto che, indipendentemente dal motivo, la trattativa non è andata a buon fine. Ora sono concentrato solo sul Salisburgo».
Cosa la intrigava in particolare della proposta del presidente De Laurentiis?
«Già lo status del club è sufficiente, ma la possibilità di giocare per Ancelotti mi stimolava molto. Insomma, parliamo di uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio».
L’anno scorso avete affrontato In Europa League Borussia Dortmund, Lazio e Marsiglia: il Napoli a che livello è?
«Nettamente superiore rispetto a tutte le squadre che abbiamo affrontato in questi anni, non ci sono dubbi a riguardo. Lo hanno dimostrato nel girone di Champions League».
Lo ha seguito?
«Certo, era il girone più interessante ed equilibrato. Tutte squadre di altissimo profilo. Il Napoli non poteva capitare in un raggruppamento più difficile. Nonostante questo sono arrivati terzi solo per sfortuna. Meritano il massimo rispetto per quanto fatto».
Questo Salisburgo è più forte di quello dello scorso anno che arrivò in semifinale?
«Difficile a dirsi. Di sicuro l’esperienza della passata stagione ci aiuta parecchio. Abbiamo molta più consapevolezza. Sono convinto che potremo fare strada in questa competizione, anche se il sorteggio in questo caso non ha di certo facilitato il nostro compito».
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Indipendentemente dal Napoli, possiamo aspettarci di vederla in Italia un giorno?
«Sono sincero: sono concentrato solo ed esclusivamente sul Salisburgo e sul far bene in questa stagione. Per tutto il resto, per qualsiasi altro discorso, c’è tempo. E non è questo il momento giusto per pensare ad altro».