Politano, un leone all’Etihad: la sua notte tra sacrificio e cuore

Politano, un leone all’Etihad: la sua notte tra sacrificio e cuore

Davide Palliggiano sul Corriere dello Sport racconta la partita eroica dell’esterno azzurro, trasformato in capitano e simbolo di resistenza contro il Manchester City.

MANCHESTER – Doveva essere la notte del grande ritorno di Kevin De Bruyne, ma per oltre cinquanta minuti è stata la notte di Matteo Politano. Così la racconta Davide Palliggiano sulle colonne del Corriere dello Sport: l’esterno azzurro, in un Etihad vestito a festa per King Kev, ha incarnato la grinta e il cuore del Napoli, fino a diventare leader inatteso dopo l’espulsione di Di Lorenzo.

Con la fascia al braccio, Politano ha moltiplicato le energie, trasformandosi in terzino aggiunto e trascinatore. «Era ovunque», scrive Palliggiano sul Corriere dello Sport, «a raddoppiare su Spinazzola, a correre chilometri contro Doku, a salvare persino sulla linea un tiro destinato a entrare». Una prestazione di generosità assoluta, celebrata con l’esultanza rabbiosa sotto il settore dei 2.700 tifosi azzurri presenti a Manchester.

La battaglia con Doku

Il duello più acceso, racconta ancora Palliggiano sul Corriere dello Sport, è stato quello con Jeremy Doku: velocità, strappi, giocate che hanno costretto Politano a continui sacrifici difensivi. Al 7’ della ripresa, esausto e già ammonito, l’esterno ha fermato il belga con un abbraccio che gli è costato il giallo. Da lì la decisione inevitabile di Conte: fuori Politano, dentro Juan Jesus.

L’epilogo amaro

Palliggiano sottolinea come l’uscita di scena del numero 21 abbia coinciso con il crollo del Napoli: prima Haaland, con un colpo di testa da record, poi lo stesso Doku, inarrestabile nello slalom che ha portato al raddoppio. «Ha fatto il possibile e anche di più – scrive il Corriere dello Sport – ma contro campioni del genere non è bastato».

Il simbolo della resistenza

Per Davide Palliggiano, la fotografia della serata è tutta in quei 55 minuti di sacrificio totale. «Doveva essere la serata di De Bruyne – conclude sul Corriere dello Sport – ma resterà impressa come la partita di Matteo Politano, capace di trasformare fatica e sofferenza in orgoglio».