Napoli, tra tattica fluida e piani nascosti: Conte studia le mosse per il Como

Una domenica “bestiale”, come la definisce Antonio Giordano su Gazzetta dello Sport, quella che aspetta il Napoli di Antonio Conte. Il match contro il Como non è soltanto un’altra tappa nel percorso verso lo scudetto, ma anche un laboratorio tattico a cielo aperto, un continuo esperimento in cui il tecnico azzurro mescola schemi, ruoli e strategie per trovare la formula giusta in ogni situazione di gioco.
Il Napoli che scenderà in campo sulle rive del lago, domani alle 12.30, non sarà soltanto quello del 3-5-2 o del 4-3-3. Sarà un Napoli capace di mutare pelle anche in corsa, di trasformarsi a seconda delle fasi della partita, degli spazi concessi dall’avversario e delle intuizioni del suo allenatore.
Il lessico di Conte: tra “braccetti”, incursori e rivoluzioni tattiche
Nel calcio di Conte nulla è fisso. I “braccetti” diventano esterni, gli incursori prendono il posto delle vecchie mezzali, mentre la sottopunta scompare, allargandosi o accentrandosi in base alla fase di gioco. È un calcio fluido, moderno, che vive di fasi e che si adatta al contesto.
Il Como sarà un altro banco di prova per questo Napoli camaleontico. «Vogliamo vincere», è il mantra che Conte ripete ai suoi uomini, ma per farlo servirà qualcosa in più rispetto agli ultimi tre pareggi consecutivi che hanno leggermente frenato la corsa degli azzurri.
Il ritorno alle origini (con varianti)
Il Napoli di Conte ha mostrato di sapersi adattare alle difficoltà della stagione. Dopo aver perso per infortunio pedine importanti come Buongiorno, Olivera, Spinazzola e ora Mazzocchi, il tecnico ha saputo reinventarsi di continuo.
Ma, come scrive Gazzetta dello Sport, il richiamo al 3-5-2 originario – quello visto ai tempi della Juventus – è rimasto forte. Eppure, proprio nel momento chiave della stagione, il Napoli ha mostrato una nuova capacità di oscillare tra più moduli, passando con naturalezza al 4-3-3 quando necessario.
L’esempio perfetto? La gara di Firenze, dove l’assenza di Kvara ha spinto Conte a mutare l’assetto, trascinando Spinazzola più in alto e creando un ibrido tattico che ha saputo tenere testa ai viola. Domani contro il Como il copione potrebbe ripetersi: un Napoli che parte con il 3-5-2 ma che potrebbe variare a gara in corso, sfruttando la profondità di Politano e la versatilità di Raspadori.
Il piano A, il piano B e il piano… joystick
Conte, come di consueto, non si accontenta di un solo piano di gioco. Oltre all’assetto iniziale, ci saranno opzioni B e C pronte all’uso. Il Napoli potrà passare dal 3-5-2 al 4-3-3 in pochi secondi, sfruttando la capacità dei suoi uomini di adattarsi a più ruoli.
Di Lorenzo potrebbe essere il jolly, alternandosi tra la linea difensiva a cinque e una posizione più avanzata per dare ampiezza all’attacco. Spinazzola, da parte sua, sarà chiamato a spingere sulla sinistra ma anche a scalare indietro se la situazione lo richiederà.
Sulla destra, Politano rappresenta l’arma per dare profondità e qualità, con il suo sinistro pronto a servire palloni in area per Lukaku e Raspadori. Ma anche McTominay, centrocampista dai tempi perfetti negli inserimenti, potrà sfruttare gli spazi per rendersi pericoloso in zona gol.
E poi ci sarà Conte, come sempre a bordo campo, joystick in mano, pronto a dirigere ogni movimento dei suoi. Le sue urla non saranno solo semplici richiami, ma indicazioni precise su dove posizionarsi, come interpretare ogni fase di gioco.
La gestione delle assenze e il ritorno di Spinazzola
La sfida contro il Como vedrà ancora fuori causa Mazzocchi, infortunato al soleo della gamba destra e indisponibile per almeno tre settimane. Ma Conte può sorridere per il rientro di Spinazzola, che prenderà posto sulla corsia mancina dal primo minuto.
Per Olivera, invece, lo staff medico resta cauto: la sua convocazione verrà decisa solo all’ultimo momento. Il Napoli, però, ha già dimostrato di saper sopperire alle assenze: i numeri in trasferta parlano chiaro, con otto vittorie, quattro pareggi e una sola sconfitta lontano dal Maradona.
Il Como come laboratorio tattico
La sfida contro il Como non sarà solo una partita da vincere, ma anche un’occasione per testare nuove soluzioni. Il match potrebbe essere la prova generale in vista del big match contro l’Inter, ma Conte vuole evitare cali di concentrazione.
Come sottolinea Gazzetta dello Sport, il tecnico azzurro ha già pronto il piano per sorprendere gli avversari: variazioni tattiche, rotazioni improvvise e quel mix tra esperienza e imprevedibilità che ha fatto la sua fortuna in carriera.
La probabile formazione del Napoli contro il Como:
Portiere: Meret
Difesa a tre: Rrahmani, Buongiorno, Juan Jesus
Centrocampo: Di Lorenzo, Anguissa, Lobotka, McTominay, Spinazzola
Trequarti: Raspadori
Attacco: Lukaku
Obiettivo: consolidare il primato
Il Napoli è primo in classifica e vuole restarci. Conte non si lascia distrarre dall’imminente scontro diretto contro l’Inter e chiede ai suoi massima concentrazione per domani. L’obiettivo è tornare subito alla vittoria e consolidare il primato.
A Como, quindi, ci sarà molto più di una semplice sfida di campionato. Ci sarà un Napoli camaleontico, pronto a cambiare pelle e ad adattarsi a ogni scenario. E in panchina ci sarà Conte, joystick alla mano, a dirigere ogni mossa in questo continuo laboratorio chiamato calcio.