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Napoli Rock: Osimhen alla Axl Rose ed Elmas come David Gilmour per gli azzurri a fine tour

Undicesima puntata di Napoli Rock con Osimhen alla Axl Rose ed Elmas alla David Gilmour per gli azzurri a fine tour
Avete presente quando una band compie un tour in tutto il Mondo ed arriva stanca alle ultime date? Questo è quello che è accaduto al Napoli nelle ultime due gare contro Empoli ed Udinese. Immaginate Bruce Springsteen dopo aver attraversato Usa, Europa, Australia, Giappone e Sud America, ora pensate al Napoli che ha disputato 21 partite ufficiali (15 di campionato, 6 di Champions League) negli ultimi 90 giorni (dal 15 agosto). Una media forsennata di una partita ogni 4 giorni che si coniuga perfettamente con i ritmi dei tour mondiali, con live ogni giorno e mini pause solo per i viaggi oceanici.
Il Napoli ha pagato con l’Empoli lo sprint ridotto, con il vantaggio raggiunto al 67’, e con l’Udinese un allentamento fisiologico della soglia di attenzione, dopo settantacinque minuti di grande intensità. E meno male che è successo. Così in questi due mesi di stop, Spalletti avrà in testa la fotografia delle difficoltà contro i friulani e li martellerà all’infinito, evitando così un appagamento lecito dopo quanto fatto.
Chi non ha risentito per nulla nell’ultima fase è la vera rockstar del gruppo. Victor Osimhen si danna, corre, sgomita e va a recuperare palla anche quando è dell’avversario. Ci crede sempre e col tempo sta migliorando anche nel lavoro senza palla. Vedi il movimento, nell’occasione del tris, che crea una voragine nella difesa bianconera e consente ad Elmas di inventarsi un goal bellissimo, dopo la stupenda apertura di Anguissa. Tutta l’azione è bella, come l’intro di “We take care of our own” del Boss, con il macedone che dribbla, la tocca di suola (ripeto di suola) e punisce Silvestri. Il pubblico del “Maradona” è estasiato di fronte a cotanta bellezza.
Eljif non fa rimpiangere Kvaratskhelia così come David Gilmour nei Pink Floyd dopo la fine del rapporto con Syd Barrett (di cui Kvara ricorda la creatività e la genialità). Basta pensare alla musicalità di “Comfortably Numb” Eh si, Elmas “Piacevolmente insensibile”.
È il momento del 3-0 che sembra chiudere la partita ed invece nel finale l’Udinese spaventa il “Maradona” sold-out. Dopo il lungo ‘tour’, Kim si fa rubare palla come Anthony Kiedis dei Red Hot Chili Peppers perde la voce nell’ultima data. Immediatamente il sudcoreano invia un messaggio social che fa capire la sua intelligenza. Ed ora Kim, insieme a Anguissa, Mario Rui, Olivera e Zielinski, partite “Around the world” per il Mondiale.
Sottil trova nuova linfa in due cambi: Nestorovoski e Samardzic segnano ma restano “All the small things”. Come cantano i Blink 182 Tutte le cose piccole. Eh si, piccole ed inutili ai fini del risultato.
Ma facciamo un passo indietro ed a ritroso. Nel primo tempo Zielinski raddoppia con un bellissimo stop e tiro a giro. Alla Ludwig van Beethoven. Mai contento, mai sorridente ma la classe è da “Sinfonia numero 5”.
Manca solo l’inizio? Si, è vero e se lo prende tutto lui, Victor Osimhen…l’Axl Rose del Napoli. Stacco di testa sull’assist di Elmas e decimo goal stagionale tra Serie A e Champions League. Metti in funzione il giradischi ed ascolta “Knockin’ on heaven’s door”. Questo Napoli sta “bussando alle porte del Paradiso” come i Guns’n’Roses. E ad aspettarlo c’è Dio. Diego Armando Maradona, chi se no.

Undicesima puntata di Napoli Rock con Osimhen alla Axl Rose ed Elmas in stile David Gilmour

1. Bruce Springsteen – We Take Care of Our Own
2. Pink Floyd – Comfortably Numb
3. Red Hot Chili Peppers – Around the World
4. Blink 182 – All the Small Things
5. Guns’n’Roses – Knockin’ on heaven’s door
6. Beethoven – Sinfonia numero 5