Pazzia Red Bull: Verstappen correrà da solo | Eliminato il secondo pilota

Verstappen (motorsport) - napolipiu
Svolta clamorosa nella scuderia austriaca: Max Verstappen sarà l’unico pilota da adesso in poi.
La Formula 1 non ha mai visto nulla di simile. Max Verstappen, 27 anni, quattro volte campione del mondo consecutivo, continua a riscrivere la storia con la Red Bull. Ogni curva, ogni staccata, ogni sorpasso sembra un’opera d’arte calcolata al millimetro. Un fenomeno assoluto, capace non solo di vincere, ma di trascinare da solo un’intera scuderia sulle spalle.
Dopo il debutto in F1 a soli 17 anni con la Toro Rosso, Verstappen ha bruciato ogni tappa. Dal clamoroso successo a Barcellona nel 2016 — che lo ha reso il più giovane vincitore di sempre in una gara di Formula 1 — al dominio assoluto del recente quadriennio, Max ha fatto della costanza e della velocità la sua firma.
Ha stracciato record, superato giganti del passato come Schumacher e Vettel in numero di vittorie stagionali, e si è imposto come il primo e unico olandese a vincere un Mondiale F1.
Oggi, dopo aver conquistato 64 Gran Premi e dominato anche il 2024, Verstappen è più che un semplice campione: è l’uomo che ha reso quasi superflua la presenza di un secondo pilota in Red Bull.
Una squadra con un solo uomo
Negli ultimi mesi, la statistica ha cominciato a parlare più forte di qualsiasi cronaca. Dalla gara di Baku 2024 fino al recente GP del Giappone, Verstappen ha conquistato 195 dei 204 punti totali del team. Numeri fuori da ogni logica, che hanno alimentato una provocazione clamorosa: “Perché non farlo correre da solo?”
Da quel momento, la Red Bull – senza Verstappen – avrebbe raccolto appena 9 punti. Solo 9. Una cifra che la colloca all’11° posto tra i team, dietro persino a realtà come la Haas e la Kick Sauber. In confronto, Max da solo supererebbe intere scuderie storiche: McLaren 339, Ferrari 280, Mercedes 251, e poi… Verstappen con 195. Una classifica surreale.
Provocazioni (per ora), ma l’effetto è reale
L’idea che la Red Bull possa davvero schierare una sola monoposto è ovviamente solo una provocazione, una forzatura nata dall’estremo squilibrio tra i due lati del box. Ma come ogni provocazione, ha un fondo di verità che fa riflettere. Cosa sta succedendo davvero nel team campione del mondo? Cosa non funziona con il secondo sedile? E perché Verstappen sembra immune a ogni difficoltà tecnica che abbatte chiunque altro salga su quella macchina?
Domande che rimbalzano nei paddock e nei box rivali, mentre Max continua a macinare vittorie con una freddezza e una precisione quasi disumana. E mentre il mondo si chiede dove sia finito il secondo pilota Red Bull, il 33 diventato numero 1 continua a dettare legge, da solo.