Napoli-Milan 2-1. Gol e highlights (VIDEO)

Lo ha fatto nella notte perfetta. Romelu Lukaku ha scelto una serata di gala, davanti a leggende del calibro di Careca e Alemao, per mettere a segno il gol numero 400 in carriera, impreziosendo la vittoria del Napoli sul Milan con la sua firma. Un gol sporco, di sinistro, dal cuore dell’area, ma pesantissimo: ha portato gli azzurri sul 2-0 e li ha messi nella scia dell’Inter.
“Quando vede rossonero, Romelu si esalta – scrive Davide Palliggiano sul Corriere dello Sport – sette gol in sette partite contro il Milan con Conte in panchina, sei in campionato (compresa l’andata), uno in Coppa Italia. E anche due assist. Contro nessuna squadra italiana ha fatto meglio.”
Ma c’è un altro numero simbolico: 81. Tanti quanti quelli segnati da Diego Armando Maradona in Serie A. El Diez li mise a segno tutti con il Napoli, Lukaku li ha distribuiti con tre maglie diverse. Ma il traguardo resta, forte e suggestivo.
Dal 2009 a oggi: 5.700 giorni di gol
La storia inizia il 22 agosto 2009, quasi 5.700 giorni fa, quando un giovanissimo Lukaku, appena sedicenne, segnò il suo primo gol da professionista con l’Anderlecht, diventando il più giovane marcatore della Pro League belga. Da lì, una carriera da autentico bomber:
41 gol con l’Anderlecht,
87 con l’Everton,
78 con l’Inter,
42 con il Manchester United,
21 con la Roma,
17 col West Bromwich,
15 con il Chelsea,
11 con il Napoli,
88 con la nazionale belga.
“L’ultimo è arrivato proprio ieri sera – racconta Palliggiano – contro il Milan, la sua vittima preferita in Serie A: 7 gol e 2 assist in tutte le competizioni”.
Un bacio alla mamma, la lotta con Pavlovic, la rabbia con Gilmour
Dopo il gol, due baci: uno alla Curva A, l’altro alla telecamera, dedicato alla madre Adolphine, a cui Romelu è legatissimo. Poi, una gara da centravanti completo: sponde, aperture, lotta continua tra Gabbia e Pavlovic. A 13’ dalla fine si arrabbia con Gilmour per un filtrante mancato. Voleva il gol 401, per sfondare subito la soglia tonda. Poco dopo arriva il gol di Jovic per il Milan, e subito dopo il cambio con Simeone.
“Alla fine, il suo gol è stato decisivo – sottolinea il Corriere dello Sport – numero 400 per un bomber di razza con un’umiltà che supera l’immaginazione.”
“Ci siamo, vogliamo lottare fino alla fine”
A fine gara, Lukaku è lucido e diretto:
“Era importante la vittoria. Abbiamo preparato la partita in un modo e la mattina il mister ha cambiato piano. Abbiamo dimostrato che in ogni situazione siamo pronti ad affrontare le difficoltà.”
Poi, un passaggio sull’orgoglio azzurro:
“Un po’ di sofferenza nel secondo tempo, ma l’abbiamo portata a casa ed è stata una bella risposta all’Inter. Dobbiamo lottare fino alla fine.”
Infine, parole da leader silenzioso:
“Nello spogliatoio parla Giovanni, è un buon capitano. Io sto zitto e lascio fare a lui.”
Parla coi gol, Romelu. E lo fa meglio di chiunque altro.