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Napoli-Legia Varsavia: chiamatelo mago Spalletti, ecco cosa ha fatto. Possesso palla incredibile

Il tecnico del Napoli è stato fondamentale per la vittoria in Europa League

In Napoli-Legia Varsavia c’è tutta la mano di mago Luciano Spalletti. il tecnico azzurro ha saputo cambiare modulo durante il match. Il tecnico non ha voluto sentir parlare di turnover in conferenza stampa, perché per lui tutti i calciatori a disposizione sono dei potenziali titolari. Le rotazioni proposte in Europa League sono state tante, ma non per questo il Napoli ha perso di efficacia. Mertens alla prima da titolare, è andato più volte vicino al gol. Ottime anche le prestazioni di Demme, anche lui alla prima da titolare. Lozano in un paio di occasioni poteva segnare. Anche Juan Jesus ha dato dei buoni segnali in Europa. Ma la mano di mago Spalletti si è vista soprattutto nel cambiare la partita in corsa. Una capacità che aveva già fatto vedere più volte in campionato, ma che questa volta ha forse toccato l’apice.

Corriere dello Sport: mago Spalletti cambia il Napoli

Ecco il commento di Corriere dello Sport alla sfida vinta dal Napoli per 3-0 in Europa League.

In un’ennesima partita perfida, che il Legia interpreta come non si vedeva dal secolo scorso, standosene con dieci uomini dietro la linea del pallone e abbandonando la propria metà campo esclusivamente per sgranchirsi le gambe, il mago è Luciano Spalletti, che cambia il Napoli ripetutamente, prima lo rimodella con sette innesti nuovi rispetto al Torino nel 4-3-3, poi lo riveste con il 4-2-3-1 e infine, quando la sorte sembra voglia presentare il conto e prendersi i passaporti, va pure oltre l’ortodossia e azzarda l’all-in con qualcosa che sa di 3-3-4, sistemando Politano e Insigne con Osimhen e Petagna. Ma prima, ne succedono di tutti i colori, con le statistiche ondeggiano ai margini d’una follia percettibile: il possesso di palla (bulgaro) tocca picchi elevatissimi, anche del 70%, e con il Napoli che sospetta d’essere vittima d’un sortilegio: non basta tirare, da ogni angolo, attaccare (soprattutto da destra) con Lozano, riempire l’area e la trequarti, assediare con un palleggio un po’ sotto-ritmo ma incessante.