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Napoli ha scelto Kvaratskhelia: contratto lungo, come cambia il gioco in attacco

Il club azzurro ha chiuso l'acquisto del giocatore georgiano

Khvicha Kvaratskhelia è un giocatore del Napoli, la firma viene data come una formalità, ma Giuntoli lo ha bloccato. Attualmente Kvaratskhelia si trova alla Dinamo Batumi, ma il Napoli lo porterà in Campania a fine stagione. Il giocatore in questa stagione avrebbe dovuto disputare il campionato russo, bloccato a causa dell’invasione dell’Ucraina.
Corriere dello Sport conferma che Kvaratskhelia è un giocatore del Napoli, le cifre dell’affare sono contenute: 8 milioni di euro e un contratto di cinque anni. Il giocatore piaceva anche a Liverpool e Siviglia ma il Napoli ha anticipato tutti. Il georgiano viene considerato fortissimo, un talento puro da far emergere completamente in una piazza importante come Napoli.

Kvaratskhelia al posto di Insigne

Khvicha Kvaratskhelia è un esterno mancino d’attacco, praticamente il ruolo che lascerà scoperto Lorenzo Insigne a fine stagione. Ma le caratteristiche fisiche e tecniche di Insigne e Kvaratskhelia sono decisamente diverse. Il capitano del Napoli è brevilineo, veloce nello scatto e fortissimo nel controllo di palla e nel lancio preciso, oltre che nell’anticipare l’avversario su tempo di gioco e nel tiro a giro.
Kvaratskhelia è alto 183 centimetri, una stazza importane e leve lunghe. Il passo è decisamente diverso rispetto a quello di Insigne. Più ‘lungo’ ma non per questo lento. Ha ottime doti di dribbling, con una tecnica individuale che gli permette di saltare l’uomo con facilità.
Proprio in questo modo potrebbe cambiare il gioco del Napoli con Kvaratskhelia rispetto ad Insigne sulla fascia di sinistra. Difficilmente si vedrà più il lancio con il taglio millimetrico sul secondo palo a favorire l’inserimento dell’attaccante esterno di destra. Per capirci il taglio che ha reso famoso l’asse Insigne-Callejon. 
Con Kvaratskhelia il Napoli punterà su maggiori sovrapposizioni del terzino (Mathias Olivera o Mario Rui), per portare via l’uomo e dare la possibilità al georgiano di puntare l’uno contro uno, per tentare poi il cross o il tiro.

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