Calcio Napoli

GAZZETTA – Spalletti partenza sprint una specialità: ora comincia il difficile

Il Napoli è partito centrando due vittorie in Serie A, Luciano Spalletti ci è riuscito cinque volte in carriera. Le partenze sprint sono un marchio di fabbrica per il tecnico toscano che anche nella scorsa stagione riuscì a partire alla grande in casa azzurra, centrando ben 8 vittorie consecutive, poi accusando dei contraccolpi. Ma secondo Gazzetta dello Sport questa volta non era facile riuscire a partire alla grande.

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“C’è da dire che il dato statistico sugli avvii di campionato questa volta per Spalletti e il Napoli aveva una valenza diversa. Perché quando cambi ciclo, rinunciando  ad almeno quattro pilastri azzurri maturati negli anni, non può essere scontato ripartire col piede giusto. Anzi dal punto di vista motivazionale e anche ambientale c’era il rischio di una serie di effetti boomerang negativi. Nel senso che motivare il gruppo, inserire i nuovi nel contesto del gioco, non era così scontato” scrive Gazzetta dello Sport.
Sul quotidiano in un pezzo a firma di Maurizio Nicita si spiega anche il modo con cui Spalletti ha provato a ripartire con il piede giusto: “Il lavoro estivo del tecnico e del suo staff è stato soprattutto quello di riattivare i concetti fondamentali del gioco voluto da Spalletti, così che strada facendo l’inserimento dei nuovi avvenisse gradatamente. Kvaratskhelia sin dal primo giorno di ritiro in Val di Sole, Trentino, è stato in gruppo e ha appreso le lezioni abbastanza in fretta. Il sudcoreano Kim Minjae è arrivato dopo ma tutto sommato la sua efficacia in mezzo alla difesa – anche se ci sono diverse cose da migliorare – ha assicurato una certa solidità, seppur fra qualche piccola crepa a Verona. Il resto lo ha fatto un centrocampo che funziona a meraviglia con tre perfetti interpreti dello spallettismo in campo“.

A questo punto punta secondo Gazzetta comincia il difficile, perché si è creato un grande entusiasmo, tanto che oggi per Napoli-Juve Stabia in amichevole ci sarà quasi il tutto esaurito. Ora “Luciano deve dare il meglio della sua sapienza da artigiano del calcio. Nel senso che da domenica si comincia a giocare ogni tre giorni e dosare forze, cambi, sistemi di gioco, tenendo tutti belli motivati non è compito da poco. Serve usare il bilancino e azzeccare scelte di uomini, cambi e tattiche, partita dopo partita. Al di là di Sirigu, che resta una garanzia, quanto può dare Ndombele a questo centrocampo che gioca già a memoria e come possono inserirsi Raspadori e Simeone nell’attacco che segna più di tutti in questo avvio di campionato, sono quesiti a cui si trover una risposta“.

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