Luciano Moggi ex dirigente della Juventus ha parlato dell’inchiesta della magistratura che ha coinvolto i vertici del club bianconero.
Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio CRC.
“Cosa rischia la Juve? Rischia 3 multe, il resto non lo conosco quindi non posso esprimermi. Dal punto di vista sportivo, la squadra si sta compattando e può darsi anche che faccia un campionato oltre le aspettative. Quando c’ero io alla guida alle Juve davamo dei dividendi, piccoli ma li davamo. Li abbiamo abituati male. Abbiamo vinto tanto e fatto cose importanti senza chiedere soldi all’azionista. La Juve ha vinto 9 campionati e su questo non c’è dubbio ma ha vinto anche perché in certi momenti le avversarie non esistevano. Il Napoli ai tempi di Sarri poteva vincere il campionato.
Se alla Juve la stagione andrà bene non ci saranno cambi in panchina, altrimenti Conte potrebbe essere il nuovo allenatore. Nonostante tutte le cose capitate, Allegri è comunque terzo in classifica. Secondo me, dopo il Napoli è l’Inter la squadra più forte ed è anche quella con più esperienza”.
Moggi nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma ha poi aggiunto: “Il presidente Ferrero? La Juve cercherà di non fare spese, diventerà una squadra che farà il campionato nel migliore dei modi senza spese come quelle di Ronaldo. Il vantaggio del Napoli è tanto, se dovesse fallire contro l’Inter e poi contro la Juve potrebbe rimettere in gioco le speranze delle avversarie. L’unica cosa che giova a favore delle avversarie è l’esperienza dei singoli.
Ho visto molto bene Zielinski che negli anni passati non faceva così bene, Kim è una scoperta, ha sostituito Koulibaly con scioltezza e credo che il Napoli non abbia bisogno di fare mercato a gennaio perché ha la squadra titolare ed i sostituti.
Giuntoli? Non ha fatto bene ma di più. C’è solo da aspettare gli eventi.
Cristiano Ronaldo al Napoli? Ha già sbagliato la Juve, il Napoli non ne ha bisogno. I giocatori con una certa carta di identità non li andrei proprio a vedere”. Ha concluso Luciano Moggi.