Mertens cittadino onorario di Napoli: «Questa città mi ha cambiato la vita»

È la giornata di Dries Mertens, e Napoli lo abbraccia ancora una volta. L’attaccante belga, reduce dal trionfo in Campionato e Coppa nazionale con il Galatasaray, è tornato in città insieme a sua moglie Kat e al piccolo Ciro Romeo. Alle 13, nella splendida cornice del Maschio Angioino, ha ricevuto ufficialmente la cittadinanza onoraria dal sindaco Gaetano Manfredi, in una cerimonia densa di emozioni, applausi e lacrime.
Già prima dell’inizio, l’affetto dei tifosi si è fatto sentire: decine di persone si sono radunate all’esterno per accogliere il loro “Ciro”, tra cori e bandiere. In sala, non poteva mancare il mitico Tommaso Starace, storico magazziniere e grande amico di Mertens.
A prendere la parola per prima è stata Vincenza Amato, presidente del Consiglio Comunale: «Ti consegniamo con gioia e onore la cittadinanza onoraria. Sei diventato parte della nostra identità, della nostra passione. Hai interpretato la napoletanità dentro e fuori dal campo, e per questo oggi Napoli ti riconosce come uno di noi».
Poi, l’intervento toccante della giornalista Anna Trieste, che ha ripercorso con ironia e commozione i momenti più significativi della carriera di Mertens in azzurro: «Nel suo DNA c’è sempre stato qualcosa di napoletano. Ha avuto la pazienza di aspettare il suo momento, come i napoletani che aspettano la Circumvesuviana a Piazza Garibaldi. E quando è arrivato il momento, ha incantato. I pallonetti, le triplette, la seggiata alla Lazio… Dries ha scritto la storia, senza bisogno dello scudetto. Con lui Napoli è diventata una meta calcistica».
Il sindaco Gaetano Manfredi ha sottolineato il significato profondo di questo gesto: «Napoli è una casa aperta, che accoglie. Qui chi arriva si sente subito a casa. Dries ha dato tanto, non solo in campo, ma come uomo. Da oggi, questa casa è anche formalmente sua».
Ma il momento più intenso è arrivato quando Mertens ha preso la parola. In piedi, visibilmente emozionato, ha parlato col cuore in mano:
«Signor sindaco, cari amici napoletani, dodici anni fa sono arrivato qui per firmare col Napoli. Ma oggi non sono qui come calciatore, sono qui come uomo che si è innamorato di una città. Voglio ringraziare il sindaco, il Consiglio Comunale e tutte le persone che hanno reso possibile questo gesto che mi tocca profondamente. Non sono qui solo per quello che ho fatto in campo, ma per quello che ho vissuto fuori dal campo».
Poi, una dichiarazione d’amore vera e propria:
«Napoli è caotica, rumorosa, a volte un po’ sporca. Ma chi vede solo questo, non ha mai conosciuto davvero la città. Per me è la vista dal Palazzo Donn’Anna, col Vesuvio sempre lì davanti. Le mie giornate cominciano lì con un caffè, e a volte finiscono lì con un bicchiere di vino. Il paradiso non è Capri o Ischia. Il paradiso è qui. Qui ho capito che basta poco per essere felici: il sole, il buon cibo e la buona compagnia. Napoli mi ha cambiato, mi ha fatto sentire a casa. Qui ho costruito la mia famiglia, e ho dato a mio figlio un nome napoletano perché porti sempre con sé questa città. Napoli sarà sempre nel mio cuore, e oggi, grazie a voi, anch’io sono un po’ nel cuore di Napoli».
La voce rotta dall’emozione, poi le lacrime, quando ha voluto ringraziare le persone più importanti della sua vita:
«Se oggi sono qui è anche grazie a chi mi ha sempre supportato. Voglio ringraziare i miei genitori – grazie per l’educazione e l’amore che mi avete sempre dato – e poi la persona più importante: mia moglie. Avevo sedici anni quando siamo diventati una coppia. Nei momenti difficili lei è sempre stata la roccia della famiglia. Grazie a lei sono la persona che sono oggi. Nessuno è perfetto, ma lei è molto vicina alla perfezione. Amore, grazie di tutto».
Il Maschio Angioino è esploso in un applauso lungo e commosso. Dries Mertens, il “nennillo d’oro”, è da oggi ufficialmente cittadino napoletano. Ma nei cuori di Napoli, lo era da molto tempo.