Serie A

Lotito: “Il Napoli ha vinto meno della Lazio. Dopo la Juve ci siamo noi. Potrei cedere la Salernitana”

Claudio Lotito ritiene che la Lazio sia seconda solo alla Juventus. Per il presidente capitolino, il Napoli e la fiorentina ha vinto meno.
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Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello sport. Tra le altre cose, Lotito ha parlato del Napoli e della corsa sulla Juventus:

LOTITO SU LAZIO, NAPOLI E JUVENTUS

Il salto di qualità a livello competitivo? E’ un obiettivo ottenibile. La Lazio dopo la Juve è quella che ha vinto più di tutte le squadre. La Fiorentina non ha vinto neanche un trofeo e il Napoli meno di noi.

La politica che abbiamo messo in atto noi, quella di seminare per poi raccogliere, ha bisogno di tempo per portare i suoi frutti. Noi vogliamo vincere per merito e non attraverso scorciatoie“.

Perché una partenza in sordina in questo campionato nonostante la permanenza a Roma di Milinkovic-Savic e l’ottimo lavoro svolto dal ds Tare?

“Per il nostro centrocampista abbiamo rifiutato cifre superiori ai 100 milioni di euro questa estate. Dobbiamo avere la giusta cattiveria agonistica e la giusta umiltà, doti che io ho e che forse alla squadra mancano, almeno fino ad ora.

La Lazio deve dare di più, deve dare sempre il 300% per rispettare i nostri tifosi che fanno tanti sacrifici per seguirci”.

 Ferrari in mano ad Inzaghi?

“Non devo dirlo io. Il mio lavoro l’ho fatto come al solito, ora tocca alla squadra dimostrare carattere e portare a casa i risultati. Vi dico inoltre che la Lazio fattura 120 milioni, la Juve 480 milioni”.
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Lotito ha poi aggiunto: “Perché in estate non abbiamo cambiato qualcosa nell’undici titolare? Io ho acquistato tanti giocatori, poi il loro impiego non spetta a me.

Non mi sono mai permesso di fare la formazione al posto dell’allenatore. Io decido ma ascolto tutti e seguo i consigli che valuto corretti. Con l’individualismo il risultato non si raggiunge mai.

Ci sono persone che giocano da sole e questa cosa crea disordine.

I problemi della Lazio

“La Lazio non sale di livello perché non tutti lavorano come collettivo. De Vrij contro l’Inter io non l’avrei fatto giocare.

Se l’allenatore alla fine lo ha schierato titolare è perché qualcuno ha avallato questa scelta. E alla fine mi pare che contro l’Inter abbiamo perso per un errore di De Vrij.

Io mi prendo sempre le responsabilità, anche quando prendo decisioni sbagliate. Io in questa stagione chiedo i risultati. Accetto solo i doveri, non più i diritti.

Il quarto posto?

“Secondo me la Lazio può competere con tutte le altre squadre. I nuovi acquisti si devono ancora ambientare”.

Lo sfogo di Immobile?

“Nell’intervallo Ciro aveva accusato un malessere per cui Inzaghi ha ritenuto di doverlo sostituire. La reazione di Immobile è stata eccessiva e spropositata, non consona al livello del giocatore.

Io non so come ha reagito lo spogliatoio allo sfogo di Immobile perché ho avuto chiarimenti dopo. L’individualismo esasperato del quale parlavo prima si è notato in quella circostanza. Se ognuno fa di testa propria non si arriva da nessuna parte.

Lotito e la Salernitana

“In quattro anni ho portato la Salernitana dalla serie D alla B. Quest’anno ho attrezzato la squadra per arrivare nella massima serie scegliendo un allenatore come Ventura.

Non so se ci riuscirò ma qualora dovessi centrare l’obiettivo e arrivare nella massima serie, sarò costretto a vendere la società”.

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