La trattativa Bonucci-Stato per la sfilata a Roma ha un ulteriore retroscena. A portarlo alla luce è Il Fatto Quotidiano. Secondo quanto scrive il quotidiano a mediare tra le Bonucci e Speranza (il ministro si era opposto alla sfilata ndr) è entrato a gamba testa Mario Draghi, con il premier che ha detto: “Con quella coppa possono fare quello che vogliono”. Sulla questione era intervenuto anche il prefetto di Roma, confermando che non c’era alcuna autorizzazione per la sfilata, ma che alla fine non si poteva nemmeno bloccare.
Sfilata Italia: interviene Draghi
Ecco quanto scrive Il Fatto Quotidiano sull’intervento del premier Mario Draghi:
Con quella Coppa possono fare quello che vogliono”. Una battuta da tifoso, magari della squadra sbagliata ma nessuno è perfetto, non proprio una disposizione. Così Mario Draghi, lunedì pomeriggio, avrebbe risposto a chi gli spiegava che gli azzurri, attesi a Palazzo Chigi dopo il Quirinale, minacciavano di disertare l’appuntamento aprendo un clamoroso incidente se non avessero concesso loro di sfilare per le vie di Roma con il torpedone a due piani scoperto e la scritta “campioni d’Europa”, affittato fin da venerdì 9 dalla Federcalcio e parcheggiato alla chetichella in pieno centro. Lo raccontano fonti qualificate ma una conferma non c’è, anzi Palazzo Chigi smentisce la frase e smentisce che il presidente del Consiglio abbia avuto qualsiasi ruolo nella gestione dell’ordine pubblico e nella decisione di far partire il mezzo scoperto, che ricade tutta sul Viminale dalla ministra Luciana Lamorgese al prefetto Matteo Piantedosi e alla Questura.