Lo sapevi che Napoli

lo sapevi che la parola ‘A zoza risale al 700?

‘A zoza

Lingua napoletana

Con la parola zoza il napoletano indica varie cose, tutte però nauseanti: lo sporco in genere, la schifezza ma anche, come già detto, una pietanza che fa veramente schifo.

La zoza è anche il fango (anche se il termine corretto è lota), l’acqua sporca accumulata in un angolo. Ma zoza è anche una parolaccia che si lancia all’indirizzo di una persona sporca, sia fisicamente che moralmente, o di uno che è proprio una schifezza; ad esempio si può dire, quando il Napoli perde, che è una zoza. Si ‘na zoza totale, rivolto a chi ha sbagliato completamente un compito.

Può sembrare che la parola abbia una origine latina; ma diversi studiosi, tra cui il grandissimo Raffaele Bracale, attribuiscono al napoletano “zoza” un’origine affascinante, tutta da studiare. La parola risalirebbe al ‘700, nel periodo dell’invasione dei cuochi francesi a causa della regina Maria Carolina d’Austria.

la regina considerava troppo semplice la cucina napoletana e cercò di “francesizzarla”. Ignorava che il grande successo della cucina napoletana nel mondo dipenderà in seguito proprio dalla semplicità dei suoi ingredienti (pensiamo solo alla pizza napoletana o ai maccaruni c’’a pummarola ‘n coppa). Infatti non riuscì ad ottenere il risultato sperato: i cuochi napoletani non riuscirono proprio ad apprezzare le sauces francesi; purcarie cremolate a base di burro (orrore per la cucina napoletana), complicazioni, molta forma e poca sostanza. Le salse francesi, le “sauce” (in francese si legge “sos”) divennero zoza, sinonimo di schifezza. Poi per estensione con zoza si cominciò a definire tutte le schifezze in generale.

Fonte:Colella, manuale sulla Napoletanità

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