SFACCIMMO E SFACCIMMA: DUE EPITETI CON ORIGINI ETIMOLOGICHE DIFFERENTI
Di: Gabriella Cundari
SFACCIMMO E SFACCIMMA
Lo sfaccimmo è una persona priva di faccia, la S iniziale serve a “togliere”, negare il resto ( cioè la faccia), il suffisso “immo” ha una valenza dispregiativa. Ma il senso del termine può variare dal negativo assoluto (uomo senza faccia, cioè senza vergogna), fino al negativo compiaciuto (furbacchione, intraprendente).
Sfaccimma non è il femminile di sfaccimmo, viene dal latino spargere e/o dal greco speiro (seme), cioè seme sparso qua e là, sperma inutile.
Mai dirlo ad una donna; come direbbe qualcuno, “nun ce azzecca”. Alla donna, tutt’al più, si può dire sfaccimmella, cioè causa dello spargimento di sperma, per la sua bellezza e il suo fascino.
Ps. Che sfaccimma! significa “che diamine!”
Liberamente tratto dall’insuperabile Raffaele Bracale; per l’immagine ho scelto l’affresco fiorentino della Cacciata dal paradiso Terrestre, che mi sembra emblematico di entrambi i termini -per il femminile, quello del diminutivo femminile- opera del maestro Masolino e del suo allievo Masaccio, di cui a Napoli c’è la bellissima crocifissione