Calcio Napoli

Il Napoli cade a Liverpool, arriva un messaggio polemico alla Gazzetta

Un giornalista georgiano lancia un messaggio polemico alla Gazzetta dello Sport dopo la sconfitta del Napoli a Liverpool.

Nonostante la sconfitta a Liverpool, il Napoli resta una delle squadre più forti d’Europa. Gli azzurri  si confermano primi nel girone e in serie A. anche questa sera hanno dimostrato di essere una big, mettendo in condizione il Liverpool di snaturarsi. solo due reti fortunete e qualche svista del direttore di gara hanno negato al gruppo di Spalletti la 14esima vittoria consecutiva.

Tanta carne sul fuoco per la stampa Italiana che non vedeva l’ora che gli azzurri cadessero. Se ne sono accorti un po tutti, in particolar modo, alcuni giornalisti georgiani su Twitter non el hanno mandate a dire, indicado tra i “nemici”del Napoli la Gazzetta dello sport.

Kakha Dgebuadze è un giornalista e traduttore georgiano che sta seguendo con grande attenzione e passione la stagione del Napoli.

Sul proprio profilo ufficiale Twitter  ha pubblicato un messaggio diretto alla gazzetta dello sport: “Almeno domani dedicheranno al Napoli il 100% della prima pagina”. Chiaro il riferimento al fatto che la rosea, nonostante le grandi vittorie dedica sempre pochissimo spazio al Napoli.

Anche Dachi Tsurtsumia giornalista e grande amico di Kvaratskhelia ha lanciato qualche frecciatina si Twitter: ” I media stanno facendo di tutto per creare pressioni inutili. Non preoccuparti. Non possono fermarci. FORZA NAPOLI SEMPRE. Dopo essersi assicurato il primo posto nel girone e ancora in lotta per la vittoria con piena motivazione, ad Anfield. Questo mostra la direzione che ha il Napoli. Oggi abbiamo perso ma abbiamo mostrato la mentalità vincente“. Chiaro riferimento ai soliti soloni del pallone che affollano i salotti tv e che dispensano acredine nei confronti della squadra partenopea.

Tsurtsumia ha poi pubblicato un tweet che ha scatenato i tifosi azzurri: “TUNNEL TUNNEL TUNNEL” chiaro rifermento a due tunnel fatti da  Kvaratskhelia su Alexander Arnold, con tanto di foto a seguito