La leggenda della bambina fantasma al Bar Gambrinus di Napoli. Un apparizione nei sotterranei del famoso locale Napoletano in occasione del mese di novembre.
Di: Antonello De Biase
Il Gambrinus: il più importante Caffè di Napoli. La storia del locale inizia con l’Unità di Italia quando, nel 1860, al piano terra del palazzo della Foresteria, l’elegante edificio del 1816 che oggi ospita la sede della Prefettura, viene aperto il “Gran Caffè”. Affacciato direttamente su Piazza Plebiscito e Palazzo Reale.
Il Bar Gambrinus di Napoli.
Inaugurato ufficialmente il 3 novembre 1890, il Gran Caffè Gambrinus diventa da subito il cuore della vita mondana, culturale e letteraria della città: re, regine, politici, giornalisti, letterati e artisti di fama internazionale ne fanno il luogo dove incontrarsi, discutere e scrivere versi, come nella migliore tradizione europea del caffè letterario.
Lo storico locale partenopeo è sbocciato nel periodo della Belle Epoqué; infatti durante gli anni del primo novecento era il centro della cultura e dell’arte della città; ricordiamo tra gli ospiti più illustri l’imperatrice d’Austria Sissi, che degustò un ottimo gelato alla violetta, Gabriele D’Annunzio che scrisse al Gambrinus i versi della celebre canzone “A’vucchella”, Matilde Serao che fondò il quotidiano “Il Mattino” seduta proprio ai tavolini del caffè, Benedetto Croce che fece di Napoli la sua seconda città, lo scrittore irlandese Oscar Wilde che si recò nella città partenopea con Lord Alfred Douglas dopo i tristi giorni di prigionia, Ernest Hemingway, il filosofo francese Jean-Paul Sartre che scrisse pensieri su Napoli ai tavolini del Gambrinus “davanti a una granita che guardavo malinconicamente mentre si scioglieva nella sua coppa di smalto” e tantissimi altri.
L’esperto di Trieste: “il caffe’ Napoletano? fa schifo!” ma i napoletani rispondono….
Bambina fantasma al Bar Gambrinus di Napoli
Come tanti luoghi di Napoli anche questo magnifico posto è circondato da una leggenda:
Si narra infatti che il fantasma di una bambina vissuta agli inizi del 1900 appaia ogni novembre nei laboratori del piano interrato, e la concomitanza con il periodo non e’ casuale, poiché proprio ad inizio novembre al Gambrinus si procede con la preparazione del torrone per le festività natalizie, dolce del quale la bambina si racconta essere molto ghiotta.
Molti napoletani che hanno assistito all’apparizione raccontano che la bambina sospirava e rideva allegramente mentre passeggiava intorno ai tavoli dove erano conservati le tavolette di torrone.
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