Juve in Serie B: RAPPORTI CON LA MAFIA | Il sogno finisce ancora: è arrivata l’amministrazione giudiziaria
Calcio-123RF-Napolipiu.com
Il sogno ancora una volta non può essere realizzato. L’arrivo dell’amministrazione giudiziaria ha tagliato le gambe della Juve.
Un terremoto giudiziario scuote la Serie B: la Juve Stabia è stata posta sotto amministrazione giudiziaria. La Procura di Napoli, in collaborazione con l’Antimafia, ha applicato una misura di prevenzione prevista dal Codice antimafia. Il provvedimento scatta in presenza di forti indizi che ritengono un’attività economica controllata dalla criminalità organizzata o che, comunque, possa agevolarla in modo significativo.
Il procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo, ha usato parole durissime, definendo la situazione “un caso scuola” e parlando di una vera e propria “subordinazione” della società sportiva alla camorra. In particolare, nel mirino ci sono i legami con i clan D’Alessandro e Imparato. Si tratta del terzo caso nel calcio italiano, dopo Foggia e Crotone.
A delineare i contorni dell’infiltrazione è stato il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri. Secondo gli inquirenti, i clan gestivano di fatto tutti i servizi essenziali. “Dagli spostamenti della squadra alla sicurezza, dal beveraggio alla gestione dei biglietti: tutto era nelle mani della camorra”, queste le parole di Gratteri riportate da rainews.it. Ha voluto sottolineare lo scalpore generato da un caso che coinvolge una squadra di Serie B.
La bufera giudiziaria arriva in un momento sportivo positivo, con la squadra sesta in classifica e in piena zona playoff, a pochi punti dalla vetta. L’impatto immediato sarà quasi certamente il rinvio della prossima gara casalinga contro il Bari. I due nuovi amministratori giudiziari dovranno infatti prima stipulare nuovi contratti per i servizi essenziali allo stadio, come biglietteria e steward.
Una doccia gelida
La notizia è stata una doccia gelata per l’ambiente, arrivata mentre la squadra preparava la prossima trasferta. Il morale era altissimo dopo la vittoria nel derby con l’Avellino, ma vedere le forze dell’ordine al Menti ha destabilizzato il gruppo. Ora toccherà al tecnico Ignazio Abate lavorare molto sull’aspetto psicologico dei giocatori in vista della difficile partita di Padova.
Parallelamente, la Procura Federale della FIGC ha immediatamente aperto un fascicolo, chiedendo gli atti a Napoli. Si vuole verificare l’eventuale violazione dell’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva, relativo ai principi di lealtà e correttezza. Le sanzioni possibili sono ampie, spaziando da un’ammenda fino alla penalizzazione o alla retrocessione.

Il futuro e il comunicato
In una prospettiva futura, restano incognite anche sulla gestione del calciomercato di gennaio, come dimostrato dalla difficile esperienza del Foggia in amministrazione giudiziaria. I tifosi, scatenati sui social, temono soprattutto una penalizzazione in classifica, anche se la società ha cercato di rassicurare l’ambiente su questo punto specifico.
La Juve Stabia ha infatti emesso un comunicato per chiarire la propria posizione. La dirigenza sottolinea che né i soci né l’attuale management sono sospettati di contiguità con la mafia. Il provvedimento è “preventivo” e il club collaborerà con gli amministratori per “bonificare” i rapporti con fornitori esterni sospetti, escludendo rischi per l’attività sportiva.
