101 presenze e 28 gol al Napoli, poi una brutta malattia gli stronca la carriera | “Mi sono sentito male, è stato pesante”

101 presenze e 28 gol al Napoli, poi una brutta malattia gli stronca la carriera | “Mi sono sentito male, è stato pesante”

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E’ entrato prepotentemente nella storia del club partenopeo con più di cento presenze: poi l’arrivo inaspettato della malattia.

Ha collezionato 101 presenze e segnato 28 gol con la maglia del Napoli, lasciando un segno profondo nel cuore dei tifosi. Un giocatore di talento, amato per la sua generosità in campo e per la capacità di trascinare la squadra nei momenti difficili. La sua carriera sembrava destinata a proseguire ancora a lungo ai massimi livelli, ma un evento improvviso ha cambiato tutto.

Durante un periodo di apparente serenità, l’atleta ha iniziato ad accusare alcuni malesseri fisici che, con il tempo, si sono rivelati sintomi di una malattia più seria. Gli esami medici hanno confermato una diagnosi pesante, che lo ha costretto a fermarsi immediatamente. Da quel momento, la priorità non è più stata il campo, ma la salute e la possibilità di tornare a una vita normale.

“Mi sono sentito male, è stato pesante”, ha raccontato in una recente intervista, ricordando i primi momenti di quella difficile esperienza. Le cure, i controlli e le terapie hanno richiesto tempo, forza e una grande determinazione. Accettare di dover interrompere una carriera costruita con sacrificio non è stato semplice.

La società e i tifosi del Napoli hanno espresso grande affetto e vicinanza, riconoscendo non solo il calciatore, ma soprattutto l’uomo. In molti hanno voluto ricordare i suoi gol, le sue esultanze e il contributo decisivo in tante partite importanti. Un legame rimasto intatto anche dopo l’addio al campo.

Un nuovo inizio

Oggi l’ex giocatore affronta la vita con un nuovo spirito, consapevole di quanto la salute sia il bene più prezioso. Anche se la malattia ha interrotto la sua carriera, non ha spento la passione per il calcio, che continua a vivere attraverso progetti, collaborazioni e nuove avventure.

Il suo messaggio, rivolto ai giovani sportivi, è chiaro: nessun successo vale più della propria salute. Dietro le luci del professionismo ci sono persone che possono trovarsi improvvisamente fragili, ma anche capaci di rialzarsi.

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L’identità del giocatore

Stiamo parlando di Claudio Bellucci che nel corso della propria carriera è stato colpito da un’ulcera gastrica che lo ha costretto a restare lontano dai campi per quattro mesi. “Dopo la gara col Portogruaro mi sono sentito male e da lì è iniziato un periodo molto difficile, soprattutto quando ho saputo della malattia. Da subito mi hanno detto che si poteva curare e ho iniziato la mia battaglia, anticipando anche i tempi che i dottori avevano fissato in 6 mesi. La malattia è stata pesante.” Queste le parole riportate da sport.virgilio.it.

Una prova durissima, talmente pesante da convincere Bellucci a chiudere la carriera dopo il ritorno in campo ad aprile 2011, quando riuscì comunque a segnare gli ultimi tre gol. Terminata l’esperienza da calciatore, ha scelto di reinventarsi, iniziando a studiare per diventare allenatore.