Corriere dello Sport: “Adesso conta il Napoli”

Corriere dello Sport: “Adesso conta il Napoli”

EINDHOVEN – Dopo il crollo contro il PSV, il Napoli di Antonio Conte si ritrova davanti a un bivio: reagire o lasciarsi travolgere dalla crisi. Come racconta Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, la giornata di ieri è stata dedicata a una lunga riunione al centro sportivo di Castel Volturno, con tanto di analisi video della disfatta olandese. Un’ora intensa, schietta, che ha messo i giocatori di fronte alle proprie responsabilità.

Conte e il gruppo, spiega ancora Mandarini sul Corriere dello Sport, hanno due strade: tirare fuori tutto già sabato contro l’Inter o continuare a vivacchiare nella convinzione che Eindhoven sia stato solo un incidente. Ma la squadra sembra aver scelto la prima via, quella della reazione. Il 6-2 subito dal PSV ha lasciato ferite profonde, ma anche la consapevolezza di dover rigenerare spirito e identità.

L’analisi del tecnico e del club

Il Napoli, al momento, è un cantiere aperto. Come sottolinea Fabio Mandarini nel Corriere dello Sport, il problema non è solo tattico ma mentale: la squadra ha perso riferimenti, certezze e capacità di reazione. Conte, nel suo intervento, ha toccato il punto cruciale: «Me ne infischio della gloria individuale, il bene supremo è il Napoli». Parole condivise dal presidente De Laurentiis, che ha ribadito la necessità di serenità e coerenza di pensiero.

La società, in sintonia con il tecnico, invita alla pazienza, consapevole che l’inserimento dei tanti nuovi arrivi richiede tempo. Le difficoltà, già anticipate in ritiro, si sono materializzate: il Napoli non è più l’icona di squadra compatta e feroce dello scorso anno.

Le cause del crollo

Come analizza il Corriere dello Sport nella firma di Fabio Mandarini, le responsabilità del tracollo – tre sconfitte nelle ultime cinque gare tra campionato e Champions – sono collettive. Dalla novità tattica al calo di rendimento di alcuni senatori, fino al logorio psicofisico e agli infortuni che hanno colpito pilastri come Rrahmani e Lobotka. Numeri impietosi raccontano la crisi: 21 gol subiti in 10 partite, 11 nelle ultime cinque.

Il Napoli non è più l’impenetrabile muro difensivo che fu, ma una squadra fragile e disorientata. Conte, che non aveva mai vissuto una sconfitta così pesante, dovrà ricompattare il gruppo e restituirgli la durezza di un tempo.

Verso la sfida con l’Inter

Il prossimo impegno contro l’Inter rappresenta, come scrive Mandarini sul Corriere dello Sport, un crocevia cruciale. I nerazzurri arrivano in grande forma, ma proprio per questo possono diventare il miglior stimolo per riaccendere l’orgoglio partenopeo. Conte lo sa: la sua squadra, storicamente, ha sempre saputo rialzarsi dopo le cadute.

Nonostante il tonfo europeo e la perdita della vetta in Serie A, c’è ancora spazio per rimettersi in corsa. Servono lucidità e fiducia, evitando l’isteria di chi getta tutto alle ortiche. Il Napoli di Conte ha bisogno di ritrovare sé stesso, perché solo così potrà tornare a essere quella “belva feroce e fiera” che intimoriva chiunque.