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Il Napoli lancia il suo messaggio: priorità al campionato!

Il Napoli di Sarri spazza il Benevento mandando in rete Allan e tutti gli attaccanti titolari.


di Giuseppe Libertino

Gli azzurri lanciano un messaggio chiaro a tutti: priorità al campionato.

Gli uomini di Baroni vacillano fin dai primi minuti di gioco, lasciano praterie e i partenopei regalano spettacolo al folto pubblico presente, accorso in occasione del primo derby campano dopo 30 anni da quel 4-0 dei partenopei all’Avellino. 30 anni dopo le reti sono sei, subiti: zero.
Insigne, Mertens e Callejón sono tre lussi per la serie A.
Sarri sceglie i migliori 11 contro le ‘Streghe’ beneventane dopo il mini turn over di coppa. Scelte errate? Forse sì, questo Benevento avrebbe perso anche contro il ‘Napoli B’.

In Europa ci volevano sicuramente tutti i più forti in campo dal primo minuto. Ma perché queste sorprese?
Se sotto queste scelte degli allenatori italiani ed internazionali ci sono cavilli contrattuali e minutaggi da far rispettare ai calciatori in serie A ed in Champions League, non è più calcio ma solo grandi affari.
Seconda ipotesi è che gli azzurri si sono seriamente messi in testa di restare in testa alla A fino alla fine è quindi massima concentrazione alle 38 giornate di campionato. E quindi Sarri preserverà i più forti in alcuni momenti della stagione sorprendendo tutti.
Il Napoli fa 4 su 4 e comanda la classifica, il Benevento fa 0 su 4 ed è in fondo alla classifica. È stato un derby a senso unico dove i partenopei aspettano i passi falsi di Juventus e Inter mentre le streghe giallorosse dovranno preparare una pozione magica per restare in serie A.

Non si ferma il campionato: martedì e mercoledì tutti in campo per il primo infrasettimanale della stagione. Aprirà l’Inter a Bologna, prime sfide impegnative per Juventus e Napoli contro Fiorentina e Lazio. Ecco i primi veri test per restare in vetta al campionato.
Campionato che è appena cominciato ma ribadiamo e confermiamo i pensieri iniziali con Juve, Napoli e Inter a caccia dello scudetto.

Il Toro e la Samp sono vive ma ballano tanto in difesa, la Lazio sembra al momento avere qualcosa in più della Roma, Milan e Fiorentina sono a caccia di una identità precisa. Le restanti, molto deboli.