Il Mattino: “Napoli, fuoco e fiamme sul mercato”

Con l’arrivo di De Bruyne a parametro zero e una potenza di fuoco economica senza eguali in Italia, il Napoli si prepara a scrivere una nuova pagina nella sua storia recente. Come scrive Pino Taormina su Il Mattino, siamo soltanto all’inizio di una sessione estiva destinata a lasciare il segno.
I conti parlano chiaro. Dall’inizio di questo mercato, con i riscatti di Natan (al Betis) e Gaetano (al Cagliari), il Napoli ha già incassato 15 milioni. Una cifra in parte reinvestita per Marianucci, pagato 9 milioni all’Empoli. De Bruyne è arrivato a parametro zero, ma con un ingaggio lordo vicino ai 10 milioni. La previsione dei costi complessivi del club per la prossima stagione? Vicina ai 180 milioni, forse addirittura ai 200.
Le ultime sessioni tra flop e rilancio
Secondo Pino Taormina su Il Mattino, De Laurentiis sta cercando di rimediare a tre sessioni di mercato deludenti su quattro. I colpi di gennaio 2025 (Billing, Okafor, Hasa) non hanno lasciato traccia e non resteranno in rosa. Lo stesso dicasi per gli investimenti della scorsa estate (Lindstrom, Ngonge, Cajuste, Natan, Cheddira): oltre 120 milioni spesi, in gran parte vanificati.
Solo la scorsa estate — quella targata Conte — ha segnato una netta inversione di rotta: 151 milioni spesi per portare al Maradona nomi come Lukaku, McTominay, Gilmour e Buongiorno. Una risposta decisa al doppio fallimento delle stagioni precedenti.
Precedenti illustri: Ancelotti e Benitez
Non è la prima volta che il presidente azzurro si spinge a cifre da capogiro. Come ricorda Taormina su Il Mattino, nell’estate 2019, per accontentare Ancelotti, De Laurentiis investì ben 217 milioni in cartellini: da Lozano a Manolas, da Meret a Lobotka. Quattro di quei colpi — tra cui Di Lorenzo — oggi formano lo zoccolo duro della squadra di Conte.
Nel 2013, con Rafa Benitez alla guida, il Napoli salutò Cavani (64 milioni dal PSG) ma reinvestì il doppio con innesti di primo piano: Higuain, Mertens, Albiol, Jorginho e Zapata, per citarne alcuni. Un’altra estate da fuochi d’artificio.
Cambio di paradigma
Il piano di quest’anno è ambiziosissimo. Dopo anni segnati da un certo rigore finanziario — basti pensare al 2021/22, quando arrivò solo Politano e si incassò appena 2,5 milioni da Manolas — il Napoli si prepara a vivere un mercato da 200 milioni, sottolinea ancora Pino Taormina su Il Mattino di Napoli. Nessun club italiano, al momento, può vantare una simile capacità di spesa.
Il progetto è chiaro: ricostruire una rosa competitiva in ogni reparto, puntare allo scudetto e al Mondiale per Club, ma soprattutto cancellare i troppi errori recenti, per restituire al pubblico del Maradona una squadra all’altezza dei sogni.