Gazzetta dello Sport: “Lobotka, il cervello del nuovo Napoli: da regista silenzioso a leader del centrocampo stellare”

nations league lobotka

Può un «vertice basso» avere una visione così alta del calcio? Paradossi lessicali, scrive Antonio Giordano sulla Gazzetta dello Sport, per definire Stanislav Lobotka, il faro del centrocampo del Napoli che si appresta a vivere la sua settima stagione in azzurro. Il regista slovacco, etichettato come «Iniesta in sedicesimi», resta il perno attorno a cui ruota il progetto tecnico di Antonio Conte.

Con 198 presenze e due reti, Lobotka ha attraversato fasi alterne, passando dall’oblio durante la prima metà della sua avventura partenopea al riscatto totale con Luciano Spalletti, che lo riscoprì e ne fece un intoccabile. Ora, dopo aver conquistato uno scudetto e vissuto una stagione difficile, si prepara a guidare una mediana che avrà ben altro spessore: accanto a lui ci saranno McTominay, Gilmour e – soprattutto – Kevin De Bruyne, il grande colpo estivo della società.

«Questa stagione sarà durissima. Ma noi rimarremo con i piedi per terra e lavoreremo giorno dopo giorno come abbiamo fatto lo scorso anno», ha dichiarato Lobotka, citato ancora da Gazzetta dello Sport.

L’inizio ufficiale è previsto tra otto giorni a Castel Volturno, per poi proseguire tra Dimaro-Folgarida e Castel di Sangro. Lì nascerà un nuovo Napoli che guarda al futuro riscoprendo l’identità del passato, con una mediana all’insegna del fosforo e della classe.

«Penso che qualunque giocatore che arriva a Napoli conosca la storia», ha aggiunto Lobotka, come riportato da Gazzetta dello Sport. Il regista è pronto a esserne ancora una volta protagonista, in una stagione che potrebbe aprire un nuovo ciclo di bellezza e ambizione.