Retroscena sulla festa a Napoli Il pullman doveva prendere una uscita secondaria Hamsik e c. hanno chiesto di non farlo. Poi i canti… «chi non salta bianconero è!». La squadra ha voluto l’abbraccio dei tifosi.
LA FESTA A NAPOLI
NAPOLI. Ecco cosa scrive il Corriere dello Sport: L’hanno voluto loro. Ed è giusto che si sappia: perché se la notte di domenica e l’alba di ieri sono state tutte azzurre, e la città ha potuto celebrare la squadra dopo il trionfo di Torino, il merito è dei calciatori. Sono i ragazzi che hanno chiesto e ottenuto di non cedere alle precauzioni dell’ordine pubblico, inizialmente orientato a far passare il pullman da un’uscita nascosta di Capodichino, e di partecipare alla festa per abbracciare la gente. Tutti o quasi: perché a bordo del bus non ci sono Sarri, partito in auto con il figlio da Torino; Mertens, in Belgio; e Koulibaly, di corsa a casa dopo l’atterraggio. La star della serata è lui, sì, ma l’assenza non cambia nulla: ormai ha già guadagnato l’immortalità.
E’ STATA LA SQUADRA A CAMBIARE IL PERCORSO DEL PULLMAN
All’aeroporto di Torino, la squadra apprende che per motivi di ordine pubblico si ventila la possibilità di svicolare da un’uscita secondaria di Capodichino. Risposta: assolutamente no. Lo dicono Insigne, Reina, Hamsik e tutti in coro: il popolo azzurro è in attesa e bisogna ringraziarlo del sostegno. Anche per quanto fatto all’andata, al San Paolo. A Napoli, il pullman azzurro comincia a marciare e il cuore a battere forte.
CHI NON SALTA BIANCONERO E’
La pelle vibra e i telefoni riprendono tutto. Si fa festa: Reina canta e batte sul vetro il ritmo di “Sarò con te….Napoli torna campione”; Chiriches si esalta; Zielinski e Milik sono attoniti; e tutti fanno su e giù al solito “chi non salta bianconero è”.
Napoletani aggrediti allo Stadium, tra di loro anche la moglie di Mertens.