Rassegna StampaTutto Napoli

Ecco perché gli azzurri possono puntare al secondo posto

Il Napoli guarda avanti. Quattro punti per toccare il Paradiso. Ecco perché gli azzurri possono puntare al secondo posto.

di Donato Martucci CdM

Ecco perché gli azzurri possono puntare al secondo posto

La squadra partenopea, è una delle poche riuscita quest’anno a segnare tre gol alla Juventus il che non è poco. I più scettici, comunque, cominciano a storcere il naso perché vogliono tornare a vincere titoli.

In questi due anni di guida Sarri, grazie anche a interpreti di qualità (vedi Insigne, Mertens e Hamsik), è riuscito a restare ai vertici del calcio italiano. Con una Juve così «cannibale», con le romane e con le milanesi che hanno mostrato sussulti d’orgoglio, non era affatto scontato.

Quello dei giovani è un progetto intrigante, che fa felici gli esteti del calcio, ma al momento non basta. I giovani sono una bell’iniezione di fiducia che da sola non basta per essere competitivi per lo scudetto. Occorre avere tempo e la piazza ora più consapevole è disposta a nche a concederlo. Ma come ha detto il capitano Hamsik: non resta che raggiungere il secondo posto che dista 4 punti (cinque se si considera la differenza reti con la Roma negli scontri diretti).

Secondi o terzi cambia molto.

Il Napoli sarà costretto a in caso di preliminari a rivedere le sue strategie: vacanze più breve e ritiro anticipato con il mercato che resterebbe in stand by per la qualificazioni ai gironi. Un po’ come accadde a Rafa Benitez nella stagione 2014-2015. Non arrivarono rinforzi di spessore e gli azzurri uscirono nei preliminari con l’Atletico Bilbao, fino ad arrivare alle semifinali di Europe League, eliminati dal Dnipro.

Ecco, perché, in queste otto partite che mancano alla fine del campionato il Napoli dovrà rigenerarsi per cercare di superare la Roma e di rintuzzare gli attacchi delle inseguitrici, in primis la Lazio che ospiterà gli azzurri domenica prossima. Da qui alla fine non si potrà sbagliare, con il Napoli che sarà chiamato a mostrare i muscoli anche nelle partite con le «piccole». Resta comunque un’altra grande stagione, da incorniciare: il Napoli merita il palcoscenico della Champions.

Le altre non sembra abbiano fatto meglio. Si comincia con la Lazio un filotto di gare difficili: trasferte con Inter, Sassuolo e Sampdoria. Non certo passeggiate di salute. Incomincia ora un altro mini campionato. Sarri deve provare a registrare la fase difensiva: 33 reti subite (peggio dell’intero campionato scorso). Un gol ogni 200 minuti: non proprio il massimo