È una delle paste più mangiate d’Italia, ma a Napoli la fanno molto più buona | La ricetta a cui non rinuncerai più
Pasta - fonte pexels - napolipiu.com
La pasta è uno degli alimenti più consumati dagli italiani. Si mangia bene ovunque, ma a Napoli hanno una marcia in più.
La pasta è il simbolo della cucina italiana e rappresenta un patrimonio culturale riconosciuto in tutto il mondo. Ogni regione ha le sue specialità, ma alcune tipologie hanno conquistato l’intero Paese diventando un vero punto di riferimento nelle tavole quotidiane. Tra queste spiccano gli spaghetti, probabilmente il formato più famoso e versatile, protagonisti di ricette iconiche come la carbonara, l’amatriciana o il semplice condimento con pomodoro e basilico.
Un’altra pasta amatissima sono le penne, apprezzate per la loro capacità di trattenere i sughi grazie alla superficie rigata. Perfette con condimenti corposi come il ragù o più leggeri come le verdure di stagione, rappresentano una scelta frequente nelle case italiane. Accanto a loro, non mancano i fusilli, con la caratteristica forma a spirale che cattura perfettamente salse cremose e condimenti rustici.
Grande popolarità hanno anche i rigatoni, spesso associati ai piatti della tradizione romana, come la gricia o la cacio e pepe rivisitata. La loro dimensione generosa li rende ideali per ricette al forno, amatissime soprattutto nei pranzi domenicali. Non meno diffusi sono i maccheroni, termine che varia a seconda delle regioni ma che identifica formati corti e robusti, protagonisti di infinite preparazioni.
Impossibile non citare le tagliatelle, regine della cucina emiliana, tradizionalmente servite con il ragù alla bolognese. La loro consistenza porosa e il formato lungo le rendono perfette per assorbire sughi ricchi e avvolgenti. In tutte le loro varianti, queste paste restano pilastri della tradizione gastronomica italiana.
Un piatto di tradizione
La pasta e patate alla napoletana è una variante ricca e cremosa della classica ricetta, capace di conquistare al primo assaggio. Nata come piatto povero, rappresentava un pasto unico sostanzioso, ideale per le famiglie di un tempo. Oggi ne esistono versioni più raffinate, come quella con le cozze, ma la sua forza resta nella semplicità.
Gli ingredienti base sono pochi e genuini: patate a cubetti, cipolla, lardo e soprattutto la crosta del formaggio, elemento che regala un gusto inconfondibile. In cottura la crosta si ammorbidisce e arricchisce il piatto, proprio come accade nella pasta e fagioli napoletana. Un dettaglio che rende la ricetta unica e irresistibile.

Preparazione passo dopo passo
La preparazione inizia con il soffritto: in una pentola alta si lascia rosolare il lardo tagliato a listarelle, che rilascia il suo grasso per insaporire la cipolla. Si aggiungono poi le patate e le croste di Parmigiano, lasciandole insaporire con un tocco di concentrato di pomodoro o, in estate, con pomodorini freschi.
Dopo circa mezz’ora di cottura con acqua e sale, si cala la pasta. Durante la cottura si mescola spesso per favorire la cremosità, grazie all’amido rilasciato e alle patate che tendono a sfaldarsi. Il risultato è un piatto caldo e avvolgente, simbolo autentico della cucina napoletana.
