Aurelio De Laurentiis avrebbe voluto schierare i giocatori in campo con maglie che con le sembianze dei calciatori, bloccato dalla Lega.
Napoli-Milan sarà anche la sfida tra Aurelio De Laurentiis e Gerry Cardinale, due presidenti che fanno dell’oculatezza nella gestione dei conti un mantra, anche se hanno un modo diverso di gestione della società.
La comunicazione ed il marketing è un cavallo di battaglia di De Laurentiis, imprenditore cinematrografico, che di effetti speciali se ne intende. Uno di questi, però, è stato bloccato dalla Lega Calcio. Ecco il retroscena raccontato da Gazzetta dello Sport: “Per esempio la Lega lo ha bloccato sul progetto di schierare i propri giocatori tutti con maglie diverse, ognuno con le proprie sembianze. La commercializzazione e sfruttamento di marchio e immagine è stato sempre uno dei capisaldi. I suoi contratti
ai calciatori blindati sui diritti d’immagine, tutti riservati al club e mutuati dal cinema, sono ormai famosi.
Le sue idee sulla ristrutturazione dei campionati sono più vicine alla Nba che al sistema calcio. Bilanci alla mano la gestione è da applausi: costi tagliati, squadra
rafforzata e esposizione debitoria quasi inesistente. Magari sul piano della gestione sportiva potrebbe potenziare il management, ma non si può avere tutto“.