Le Interviste

Geolier ai napoletani: “Da zero a Campioni d’Italia. Scampia come una mamma”

Il rapper Geolier celebra le sue radici durante il concerto Red Bull 64 Bars Live, un omaggio alle vittime del crollo di Scampia.

Il rapper napoletano Geolier ha incantato il pubblico durante il concerto Red Bull 64 Bars Live, tenutosi nella storica piazza Ciro Esposito di Scampia. Un evento che ha riunito migliaia di fan, segnando un momento di orgoglio per il quartiere e per la città intera. “Scampia è come una mamma, ci ha cresciuti e ci ha visto crescere”, ha dichiarato il giovane artista, sottolineando l’importanza delle proprie radici.

Un messaggio di responsabilità e speranza

Geolier ha affrontato temi profondi, esortando i suoi concittadini a non scappare e a costruire un futuro migliore nel loro quartiere. “Queste mura di cemento non raccontano solo storie di disagio, ma di persone che vivono la vita vera”, ha aggiunto, richiamando l’attenzione sulla necessità di un cambiamento positivo.

Durante il concerto, Geolier ha dedicato un momento speciale alla memoria delle vittime del tragico crollo di Scampia avvenuto lo scorso 22 luglio, che ha portato alla morte di tre persone, tra cui sette bambini. “Ognuno di noi ha una responsabilità quando succedono queste tragedie”, ha dichiarato, invitando a riflettere sulle sfide quotidiane che affrontano le comunità marginalizzate.

Dalla periferia alla gloria

Riflettendo sulla crescita e sul riconoscimento del talento napoletano, Geolier ha affermato: “Penso che ognuno di noi ha una responsabilità o una colpa quando succedono queste tragedie, come successo un po’ di mesi fa. Da figlio di Napoli parlo a voi figli di Napoli, non eravamo niente, come dicevano, adesso siamo campioni d’Italia, ma non come lo Scudetto. Per Scampia, Secondigliano e tutte le periferie d’Italia queste barre sono per voi per chi crede ancora in un futuro migliore, nonostante tutto”.

Il concerto di Geolier non è stato solo un evento musicale, ma un vero e proprio manifesto di speranza per i giovani delle periferie. “Ogni artista ha il dovere di restituire qualcosa al proprio territorio”, ha concluso il rapper, lasciando il pubblico in una riflessione profonda sul significato di appartenenza e responsabilità.

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