Aurelio De Laurentiis è stato molto attivo in questa settimana, ha parlato quasi con chiunque divagando su questo e quell’altro. Il presidente del Napoli è riuscito a dare la colpa a tutti, tranne che alla società, per il crollo del sogno scudetto. Emblematico il suo passaggio sull’esonero di Ancelotti che stava poco simpatico ai tifosi.
Ma il presidente del Napoli ha anche detto che è normale che “i tifosi vessati dalle mogli, dalle amanti e dai capiufficio, vogliano vincere“. Un analisi di quanto accaduto viene fatta da Antonio Corbo, che rivolge anche otto domande a De Laurentiis.
Repubblica: otto domande a De Laurentiis
Antonio Corbo su Repubblica scrive che Napoli-Sassuolo sarà una sfida che “dirà se nel calcio due cene pagate dal presidente, che ne offre sempre malvolentieri con la sua pittoresca avarizia, sono più efficaci di una desolante clausura”. Ma poi Corbo aggiunge le sue otto domande al presidente del Napoli.
- Se il calcio vende sogni, il tifoso all’idea di uno scudetto preferirà mai sapere che sono
in ordine i conti? - Se il management è un valore e il mercato è competenza, si può conciliare profitto con
le vittorie? - Il secondo, terzo e quarto posto sono gli obiettivi perfetti tra costi e ricavi, ma ci sarà
mai una Formula 1 che premia non il pilota primo al traguardo ma quello che consuma
meno carburante? - Per Spalletti poteva essere il primo scudetto italiano, ha mai creduto di riuscirvi a
Napoli lottando allo stremo con tutta la squadra? - Il presidente rileva che il Napoli corra meno di altri. Grave accusa. Perché nessuno si
ribella tra allenatori, preparatori e medici? - L’anno dei 91 punti aveva Sarri in panchina, Reina, Albiol, Callejon, Insigne, Mertens in
campo. Irripetibile? - Con Koulibaly spesso assente, Insigne in partenza, Mertens declassato a gregario il
Napoli non è stato mai deciso dello scatto finale. Ha inciso l’assenza di un leader?
8. In un Napoli da smantellare si comincia cedendo Osimhen? - In un Napoli da smantellare si comincia cedendo Osimhen?