Conte: «Io, il Napoli, la Juventus e quel segreto di Pulcinella sul mercato»

conte (ilbianconero.com) - napolipiu

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Antonio Conte rompe il silenzio. Lo fa come da copione, senza filtri né diplomazia, durante un intervento intenso e appassionato a Federico Buffa Talks su Sky. Parole che risuonano come un manifesto programmatico, con dentro tutto il suo modo di intendere calcio, lealtà e coerenza. Un’intervista che Davide Palliggiano ha riportato integralmente sul Corriere dello Sport, tracciando le linee guida del tecnico del Napoli per il futuro.
«Scudetto? Era il terzo step. Il mio progetto non cambia»

Conte ha ricordato che il suo contratto con il Napoli è triennale, «per costruire basi solide, che non si sgretolino alla prima difficoltà». L’obiettivo era chiaro: tornare in Europa, ma non necessariamente in Champions League al primo colpo. La vittoria del campionato è arrivata in anticipo rispetto al programma, ma per Conte «non cambia nulla nella mia testa e nel mio progetto».

Gennaio, però, è stato un mese spartiacque: «Il segreto di Pulcinella è la cessione di Kvaratskhelia», ha ammesso. Ma anche l’arrivo tardivo di rinforzi come McTominay, Gilmour, Neres e Lukaku ha lasciato l’amaro in bocca: «Non mi era piaciuto».
«Io non cerco alibi. De Laurentiis e Manna hanno ammesso gli errori»

Nonostante tutto, nessun alibi. Conte lo ribadisce con forza: «Sono stato bravo a incassare, a non scaricare responsabilità né su me stesso né sui calciatori. Quando firmi, ti prendi oneri e onori». Solo dopo un confronto diretto con De Laurentiis e Manna, ha deciso di restare: «Mi hanno confermato alcuni errori, ma anche rassicurato: c’è uno scudetto da difendere e un lavoro da tutelare».

Parole riportate anche da Palliggiano sul Corriere dello Sport, che evidenzia come il tecnico leccese abbia voluto trasmettere un messaggio di continuità e determinazione, senza fare sconti a nessuno.
«La Juventus è parte della mia vita. Ma ho rifiutato ogni contatto»

Inevitabile la domanda sul presunto ritorno alla Juventus. Conte è netto: «Non avevo nessun accordo, ho rifiutato categoricamente ogni incontro prima di parlare con il presidente del Napoli». Tuttavia, il sentimento verso i bianconeri resta intatto: «La Juventus era, è e sarà sempre la Juventus per me. Nessuno potrà mai inficiare la mia storia o i miei sentimenti».

Davide Palliggiano, sulle colonne del Corriere dello Sport, conclude sottolineando quanto ancora una volta Conte abbia messo in campo la sua identità: un uomo che non tradisce le proprie radici, né le proprie idee.