Conte candidato al Cruyff Award 2025: premio d’oro per lo scudetto impossibile

Conte candidato al Cruyff Award 2025: premio d’oro per lo scudetto impossibile

Antonio Conte - fonte LaPresse - Napolipiu

CASTEL DI SANGRO – Antonio Conte è nella storia. Dopo aver conquistato lo scudetto più complicato della sua carriera, con una rosa ridotta all’osso e senza Kvaratskhelia nella seconda metà della stagione, il tecnico del Napoli è stato candidato al Cruyff Award 2025, il prestigioso riconoscimento assegnato al miglior allenatore europeo durante la cerimonia del Pallone d’Oro. Lo racconta Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, sottolineando come, esattamente un anno dopo Spalletti, anche Conte si guadagni un posto tra i giganti del continente.

La candidatura è un atto dovuto per chi, come lui, ha saputo superare ogni ostacolo e battere – sul filo di lana – un’Inter più profonda e qualitativamente superiore, in quello che è stato definito da molti il campionato più avvincente tra i top cinque europei. E il tutto senza neppure l’appoggio di una vetrina internazionale: Conte è infatti l’unico tra i finalisti a non aver partecipato alle coppe.

Con lui Enrique, Flick, Slot e Maresca: due italiani nella top 5

Oltre a Conte, come racconta Mandarini sul Corriere dello Sport, sono stati selezionati:

Luis Enrique, autore del triplete con il Psg (campionato, coppa nazionale e Champions League),

Hansi Flick, che ha guidato il Barça alla conquista di Liga, Coppa del Re e Supercoppa spagnola,

Arne Slot, trascinatore del Liverpool alla vittoria della Premier League,

Enzo Maresca, connazionale di Conte, che al primo anno al Chelsea ha conquistato la Conference League e la Coppa del Mondo per club.

Una rappresentanza importante per l’Italia, che piazza due tecnici tra i cinque migliori. Come sottolinea il Corriere dello Sport, i profili di Conte e Maresca incarnano due poli opposti e complementari: il primo, 56 anni, veterano con vent’anni di carriera all’orizzonte; il secondo, 45, al debutto tra le grandi dopo le esperienze a Parma e Leicester. Eppure, entrambi simboli di un movimento che continua a produrre eccellenze.

Conte nella leggenda: decimo scudetto e record assoluto in Serie A

L’ultima stagione ha consegnato a Conte la sua stella personale: dieci scudetti complessivi, cinque da calciatore e cinque da allenatore, superando icone come Capello e Trapattoni, fermi a nove. È anche l’unico tecnico ad aver vinto il campionato con tre club diversi in Italia (Juventus, Inter e Napoli) e il primo allenatore meridionale a trionfare con una squadra del Sud.

Come riporta ancora Mandarini per il Corriere dello Sport, Conte ha affrontato la nuova stagione senza indulgere nei festeggiamenti: nei ritiri di Dimaro e Castel di Sangro ha spinto al massimo sull’intensità, cancellando ogni traccia di appagamento e risvegliando fame, ambizione e tensione agonistica. Le amichevoli poco brillanti lo hanno reso ancor più esigente: per lui perdere non è mai contemplato, nemmeno d’estate.

La nuova sfida: difendere lo scudetto e tornare in Europa da protagonista

Il riconoscimento internazionale coincide con l’inizio di un’annata fondamentale: il Napoli è chiamato a difendere il titolo, a rientrare con autorità in Champions League e a inseguire anche Supercoppa e Coppa Italia. «Non si entra a caso nella lista dei top d’Europa», scrive Mandarini, ed è vero: Conte c’è entrato per meriti tecnici, umani e gestionali. Ora, da Castel di Sangro, guarda avanti: con la stessa fame di sempre.