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Il Mattino – La Juve impari dal Napoli. De Laurentiis e la clausola antimafia. Ecco cosa accadde con Reina

Nel codice etico del Napoli, Aurelio De Laurentiis ha inserito una clausola antimafia. I calciatori non possono avere alcun tipo di relazione con soggetti legati a ogni forma di criminalità.

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DE LAURENTIIS E LA CLAUSOLA ANTIMAFIA

Quanto accaduto alla Juventus, con le infiltrazioni mafiose in curva e l’arresto di un dirigente del J Medical per associazione a delinquere, al Napoli forse non accadrà mai.
Nell’epoca in cui gente come Selvaggia Lucarelli scrive inutili offese ai napoletani e il Nord si sente superiore al Sud, solo perché lo dice la TV, Aurelio De Laurentiis sorprende ancora una volta.

Secondo quanto riferito al quotidiano il Mattino dal  magistrato Cafiero de Raho, il presidente del Napoli merita i complimenti della magistratura e deve essere da esempio per tutte le società sportive e non.

Aurelio De Laurentiis è stato tra i primi in Italia a varare un codice etico e comportamentale per tutti i tesserati della SSc Napoli.
De Laurentiis ha voluto inserire una clausola nella quale si fa divieto a tutti i calciatori di frequentare soggetti legati a ogni forma di criminalità e tifosi appartenenti a gruppi Ultras.

Cafiero de Raho,  ha ricordato come De Laurentiis informò immediatamente la magistratura quando seppe che Callejon, Paolo Cannavaro e Reina. frequentavano gli Esposito, ritenuti vicini a un’organizzazione camorristica.

Il portiere Spagnolo fu ascoltato dai magistrati e passò al Milan, perché De Laurentiis aveva deciso di non rinnovare il suo contratto.

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IL CODICE ETICO DEL NAPOLI

Il codice etico è stato adottato dal Calcio Napoli il 26 maggio 2014 e aggiornato due anni dopo. L’articolo 8 riguarda l’attività sportiva:

  • «Il Calcio Napoli rifiuta ogni comportamento che sia contrario allo spirito sportivo o rappresenti espressione di intenti truffaldini.
    Tutti coloro che operano per il Calcio Napoli (calciatori, dirigenti, tesserati, dipendenti, amministratori) devono astenersi dal compiere atti finalizzati ad alterare lo svolgimento o il risultato delle competizioni sportive.
    Parimenti il Calcio Napoli è impegnato per la lotta al doping ed alla violenza e pretende che le persone che operano nel suo nome si adoperino affinché tali fenomeni assumano dimensioni sempre più contenute».

Nel codice etico del Napoli fa una precisazione sui rapporti con la tifoseria al comma 3 di questo articolo:

  • «Il Calcio Napoli si astiene dal contribuire in qualsivoglia modo alla costituzione o mantenimento di gruppi organizzati e non di tifosi.
    Il Calcio Napoli promuove l’idea di un tifo leale e responsabile e realizza le condizioni affinché anche le tifoserie delle altre compagini calcistiche possano sostenere la propria squadra in un clima di serenità di sano rispetto dei principi dello sport».

Per questo motivo, escluse rarissime eccezioni, i tesserati del Napoli non partecipano ad eventi organizzati dalla tifoseria ma si recano ufficialmente soltanto a quelli degli sponsor.

  • Nel codice sono anche previsti i divieti relativi a doping e scommesse, con la puntualizzazione che:
    «l’osservanza delle norme del Codice etico deve considerarsi parte integrante delle obbligazioni contrattuali di tutte le persone del Calcio Napoli ai sensi e per gli effetti della legge applicabile».