Clarissa Burt: « Scoprii una scappatella di Troisi: quando mi diede l’anello rifiutai»

Clarissa Burt racconta la proposta di matrimonio rifiutata di Massimo Troisi. La nuova vita in America. Il tradimento scoperto dai rotocalchi

Clarissa Burt: "Massimo Troisi mi voleva sposare"

L’ex modella si racconta: “Da Milano alla tv con la Carrà. Di Massimo mi piaceva la dolcezza, ma scoprii una scappatella dai rotocalchi”


L’arrivo in Italia di Clarissa Burt fu un vero battesimo di fuoco. “Era il 1983. A Milano da poche settimane, andai in discoteca. Lasciai la borsa con 500 mila lire sul tavolino con due ragazzi appena conosciuti. Quando tornai non trovai più né loro né la borsa”, racconta l’ex top model di Philadelphia.

Dal mondo della moda alla televisione il passo fu breve. Raffaella Carrà la volle per Il principe azzurro su Canale 5: “Mi fecero cavalcare un toro meccanico, fui l’unica a non cadere. Poi mi richiamò per Ricomincio da due sulla Rai. Un giorno ci fu un allarme bomba in diretta. Il pubblico fu allontanato ma Raffaella rimase in studio. E io con lei”.

Poi l’amore con Massimo Troisi, culminato con una proposta di matrimonio rifiutata:

“Lo avevo incontrato sempre a una cena. Da poco era finita con Francesco. Vivevo in un residence. Chiacchierando con lui mi lamentai che faceva un freddo tremendo. In una stanza c’era un camino. Gli chiesi: ‘Dove posso trovare qualcosa per accendere il fuoco?’. Due giorni dopo mi arrivò un camion carico di ciocchi di legna con un biglietto: ‘Così starai al caldo'”.

“Di Massimo mi piaceva la dolcezza. Non alzava mai la voce, tranquillo, mi dava grande sicurezza”.

In una celebre intervista, Baudo gli chiese (con gaffe involontaria): “Massimo, tu piaci alle donne, come te lo spieghi?”.

“Beh, mica era brutto. E il suo modo di fare lo rendeva ancora più affascinante”.

Imparò il napoletano.

“Per forza. Massimo me lo insegnò con le canzoni, tipo Malafemmena”.

“La sera guardavamo la tv. Io cucinavo torte, gli piaceva quella al cioccolato”.

La sera di Natale del 1990 mi chiese di sposarlo. Sotto l’albero c’era una scatolina blu con l’anello. Ma venivamo da un periodo difficile. Qualche mese prima avevo scoperto dai rotocalchi che si era visto con un’altra. C’erano le fotografie. Ci rimasi malissimo, mi spezzò il cuore. Pensai: ‘Per lui evidentemente non sono abbastanza’. Lui negò: ‘Tu sì pazz’. Tipico. Quando un uomo ti risponde così vuol dire che l’hai beccato”.

Non si è mai pentita di quel “no”: “Mi dicevano: ‘Dai Clarissa, chiudi un occhio’. Ma avrei dovuto chiudere anche le orecchie, la bocca, il cuore”. Oggi vive a Phoenix, in Arizona: “Ho una piattaforma multimediale per aiutare le donne, promuovo una linea di skincare e una di parrucche. Sono forte e fragile. Ogni giorno ho almeno dieci cose per cui ringraziare l’universo”.