Serie A

Caso Juve, spunta un retroscena clamoroso: “Una follia”

Sul caso Juve spunta un retroscena  particolare, il Giudice per le indagini preliminari avrebbe respinto le accuse mosse dal PM.

A banana Republic tutto può succedere, amava ripetere il celebre Woody Allen e come nello stato di Bananas anche qui da noi tutto è il contrario di tutto.

Il Giudice per le indagini preliminari avrebbe respinto le accuse mosse dal PM alla Juventus

Oggi sui siti di fede Juventina e su Tuttosport è apparsa una notizia  in totale stile copia-incolla che recitava:

Brutte notizie per gli antijuventini che assaporavano già il gusto di sanzioni pesantissime contro la Juventus. Il Giudice per le indagini preliminari ha al momento respinto le accuse mosse dal PM contro la Juventus nell’indagine Prisma.

Il Giudice Morello spiegato che le plusvalenze sono una consuetudine diffusa del calcio moderno. Ha anche spiegato che gli imputati sono incensurati ed erano al corrente della manovra stipendi, che però è stata effettuata solo in conseguenza della pandemia per gli anni 2020 2021.

Il Giudice ha anche sottolineato come si tratti di un Società quotata in Borsa e sottoposta a rigidi controlli oltre che a grossi rischi in caso di problemi di questo genere.

Una buona notizia finalmente in casa Juve dopo giorni di sentenze già scritte sui media che vedevano la società bianconera spedita in serie B e cancellata dalle Coppe.

Forse un pò di giustizia nel solito accanimento contro la Juventus mentre tutto tace per le altre Società di serie A. Per non parlare della diffusione indecente delle intercettazioni che hanno fatto esplodere anche il Ministro di Grazia e Giustizia Nordio”.

LO SANNO SOLO LORO?

Questa notizia nasconde però un retroscena, anzi più di uno: In primis non si fa menzione degli altri undici capi d’imputazione e in secondo luogo tutti si domandano come mai, la stampa nazionale non l’ha riportata? Una notizia così importante perché si trova solo sui siti bianconeri? è o non è una follia?

Ad oggi l’unica cosa che emerge è il rapporto della Juventus con alcuni club di serie A, un rapporto che direttamente o indirettamente ha condizionato i campionati, come si evince dalle parole dell’ex Arrivabene: ““A me è stato detto all’inizio che l’Atalanta e il Sassuolo rientrano tra i club amici”.

NESSUNO VUOLE RIPULIRE IL CALCIO

“Se qualcuno dall’alto non arriva con la ramazza a fare pulizia di tutto, FIGC, AIA, procuratori, Juventus and bis band, “presidenti delinquenti” (cit. Malagò), sfruttando il momento favorevole e irripetibile, se nemmeno stavolta qualcosa cambia, il calcio italiano è morto”.

Questo l’appello lanciato da Paolo Ziliani al ministro dello Sport, ma sembrano grida lanciate nel vuoto.

lo sfregio  Juventus sul calcio italiano, che sta facendo il giro del mondo, comporterà un crollo del valore di tutto, diritti-tv e ogni altro aspetto. Solo punendo severamente i colpevoli sarà possibile ripartire e rinascere. Ma esiste veramente questa voglia di rinascere?

Nel 2006 Calciopoli dimostrò che tutto era corrotto, dalla FIGC all’AIA, dall’Ufficio Inchieste al calcio marcio di Moggi. Oggi sappiamo che la Juventus gioca un campionato “a squadre” aiutata da 5-6 club, chissà come ripagati; e in quanto agli arbitri, meglio non parlarne… ma se volete potete consultare la nostra classifica sugli errori arbitrali, il miglior dossier del web .

COSI FAN TUTTI

Ha ragione Maurizio Zaccone quando dice: “La seconda fase, dopo il “non è successo niente”, è quella del “così fan tutti”.

Le granitiche prove sono individuate negli acquisti che i club fanno da altri club, in maniera più o meno continuativa. Che in genere si chiama “calciomercato” ma a Tuttosport diventano “rapporti privilegiati” che non si capisce in cosa somiglino alle operazioni fantasma, surreali, ipervalutate, inesistenti e/o drogate condotte da Paratici&Co., condite, con grande arguzia, da scritture private a certificazione dei “patti”.

Siete come l’orchestra del Titanic. Chissà se alla fine direte: “è stato un onore scrivere per voi” o, più tristemente, vi lancerete sulla prima scialuppa di salvataggio”.