Nelle motivazioni della sentenza che assolve Acerbi, il Giudice Sportivo riconosce la buona fede di Juan Jesus, evitandogli così la squalifica per una presunta falsa accusa.
Il caso Acerbi-Juan Jesus si arricchisce di un nuovo paradosso nelle motivazioni della sentenza del Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea. Se da un lato il difensore dell’Inter è stato assolto dall’accusa di razzismo per mancanza di prove, dall’altro il centrale del Napoli è stato “graziato” da una possibile squalifica per falsa testimonianza in virtù della sua presunta “buona fede”.
L’assoluzione di Acerbi
Nelle 7 pagine di motivazioni, il Giudice spiega di aver deciso di assolvere Acerbi in quanto le prove a suo carico sono risultate “insufficienti” per configurare la fattispecie di condotta discriminatoria. Una decisione che ha sollevato un polverone di polemiche nell’opinione pubblica.
La “buona fede” di Juan Jesus
Ma a stupire è soprattutto il passaggio in cui Mastrandrea riconosce la buona fede del difensore brasiliano del Napoli, evitandogli così una possibile squalifica per falsa accusa. Secondo il Giudice, Juan Jesus sarebbe stato l’unico effettivamente convinto di aver subito un’offesa razzista.
L’incredibile paradosso
Si configura così un paradosso senza precedenti: Acerbi assolto perché non ci sarebbero le prove dell’insulto razzista, ma Juan Jesus creduto sulla parola e non punito perché avrebbe percepito quell’offesa in buona fede, pur risultando l’unico a essersela immaginata.
Le polemiche inevitabili
Una motivazione che ha inevitabilmente alimentato ulteriori polemiche e critiche da parte di addetti ai lavori e tifosi. C’è chi accusa il Giudice di essersi semplicemente “girato dall’altra parte” ancora una volta, chi invece si domanda come sia possibile credere alla buona fede di entrambi in un caso così controverso.
La battaglia continua
Insomma, nonostante le oltre 7 pagine di motivazioni, il caso Acerbi-Juan Jesus sembra essere tutt’altro che chiuso. Le polemiche potrebbero continuare a lungo, riaccendendo il dibattito sui reali criteri di valutazione della giustizia sportiva italiana.
In un clima di forte tensione, con l’opinione pubblica sempre più scettica sulle reali capacità di imparzialità del Giudice Sportivo, la vicenda di Inter-Napoli rischia di rappresentare un’ulteriore crepa nel rapporto tra tifosi e istituzioni calcistiche.