Walter Mazzarri ha parlato in conferenza stampa in vista di Cagliari-Napoli. Il tecnico dei sardi lancia la sfida a Spalletti.
Walter Mazzarri lunedi si troverà di fronte quel Napoli che lui ha saputo valorizzare portandolo addirittura in Champions League. Il Napoli di Mazzarri è passato alla storia del calcio, era il Napoli ostinato, che non muore mai, che decollerà poi quando in quell’idea ci finirà dentro anche Cavani, con Cavani.
Era un esempio di modernismo di quel tempo (sono passati nove anni dal suo addio e ne sono capitate di cose) che attraverso la difesa a tre s’impossessa d’uno spazio sul quale si scorge l’ostinata convinzione in quel metodo dell’allenatore.
Mazzarri è stato il ponte di ricongiunzione del Napoli con la sua stessa storia, ha avuto il potere di favorire il processo di internazionalizzazione di Benitez offrendo con l’omaggio della ricchezza della Champions League il «passepartout» per alimentare un nuovo ciclo, che in parte persino resiste ancora.
Mazzarri ha presentato Cagliari-Napoli in conferenza stampa:
Che partita si aspetta? Cambia qualcosa per voi con Osimhen o Mertens in attacco?
“Sappiamo il valore del Napoli, abbiamo visto quel che hanno fatto a Barcellona ma noi dobbiamo pensare a noi stessi. Anche con le grandi squadre se noi facciamo le cose come abbiamo fatto spesso per tutta la partita, possiamo mettere in difficoltà anche le grandi squadre, come a Bergamo. A mente fredda sono ancora un po’ arrabbiato per come a Empoli ci siamo spenti per 10-15 minuti, abbiamo subito il gol e poi siamo riusciti a pareggiare. Però serve essere sempre intensi per 95 minuti, non possiamo buttare via punti per cali di tensione. Abbiamo fatto grandi passi avanti, ma dobbiamo ancora migliorare: contro il Napoli mi aspetto di vedere da parte della mia squadra una concentrazione per tutta la partita”.
Vedremo un Cagliari più conservativo oppure si potrà osare qualcosa in più?
“Sicuramente bisogna essere veementi nella fase passiva, perché se lasci palleggiare il Napoli ti fa girare la testa. I ragazzi sanno cosa gli ho detto, vedremo se i ragazzi saranno capaci di fare questo”.
Che tipo di appello fa ai tifosi alla vigilia di una partita così importante? Com’è il rapporto attuale con Spalletti?
“Domani abbiamo bisogno del nostro pubblico, l’aumento degli spettatori allo stadio per noi è importante, specie come gare come quella al Napoli. Con Spalletti è tutto risolto, abbiamo avuto qualche screzio ma abbiamo un ottimo rapporto, è chiaro che ognuno di noi vuole battere l’altro”.
Zona salvezza, tanti risultati positivi da parte delle altre: la preoccupano?
“Come dico sempre su quel che fanno gli altri non possiamo fare nulla. Il Milan ha perso purtroppo dei punti a Salerno, ma io sono concentrato solo su di noi. Dobbiamo fare il possibile e l’impossibile per fare dei punti. E torno all’Empoli: dovevamo vincere, ancora mi brucia. Senza quel blocco nel primo tempo avremmo portato a casa i tre punti. Addirittura abbiamo rischiato più volte di prendere pure il secondo gol. Non deve più succedere e non voglio tornare sul girone d’andata”.
Ci sarà spazio per Baselli dal primo minuto?
“Penso che ora stia bene, lo avete visto tutti. Ma con i 5 cambi abbiamo 15/16 titolari, lo dico continuamente ai miei ragazzi. Oggi farò allenamento, domani un altro e metterò in campo chi mi dà più garanzie. Voglio che siano tutti pronti e che si sentano tutti titolari”.
Quanto pesa l’assenza di Lovato?
“Se dovesse mancare sarebbe un’assenza importante, ma ultimamente abbiamo visto che tanti ragazzi hanno dimostrato di poter giocare da titolare”.
A livello di punti persi e di cali di tensione, quale secondo lei può essere la causa? E sugli acciaccati chi è più vicino al recupero?
“In tanti hanno saltato diversi allenamenti, vedremo tra oggi e domani. Sui cali di sicuro non è un fatto atletico, perché l’abbiamo visto a Empoli nel secondo tempo. Non è facile spiegarlo, forse tenere un atteggiamento così per 90 minuti non è semplice. A volte c’è un pizzico di ingenuità, aver ringiovanito il gruppo può anche aver portato questo. Sta a me dar loro più coraggio”.
Quella di domani è la sfida centrale del trittico di match contro il suo passato: sente delle motivazioni particolari contro il Napoli?
“Per me ora conta solo il Cagliari, lo sapete, non c’è passato che tenga. Ho già detto che pensavo di avere meno difficoltà qui in Sardegna, invece è servito tanto tempo ma per ora stiamo facendo quello che piace a me. Dopo il 90′ saluterò tutte le persone che lavorano al Napoli con cui sono stato molto bene, ma per ora tutti sono avversari: devo togliere il Cagliari da questa situazione”.