Calcio Napoli

Bereszynski: “Quagliarella parlava in napoletano e non capivo. Farò di tutto per impararlo”

Bartosz Bereszynski rivela che Fabio Quagliarella parlava in napoletano e non capiva, ora farà di tutto per impararlo

Bartosz Bereszynski ha rilasciato le prime dichiarazioni da calciatore del Napoli. Ai microfoni di Radio Goal, su Radio Kiss Kiss Napoli, emittente ufficiale del club azzurro, il terzino destro polacco si è presentato con un’intervista esclusiva. Tra i temi l’approdo all’ombra del Vesuvio, il big match con la Juventus ed il rapporto con Zielinski. Ma non solo, il polacco tocca anche altri temi.

Che rapporto hai con Quagliarella? “Fabio è un grandissimo, ogni tanto parlava in napoletano e non capivo niente. Cercherò di impararlo, è una cosa nuova e bella. Dopo sei mesi in Italia ho imparato l’italiano anche per rispetto della gente del posto, farò di tutto per imparare cose nuove di qui, anche la lingua napoletana. Mi piace moltissimo”.

Quanto è importante vincere per distanziare la Juventus? “Una vittoria contro di loro sarebbe fondamentale, restiamo concentrati per fare la partita con la testa sgombra. Sono sicuro che siamo più forti noi”.

Per Bereszynski il Napoli è un punto d’arrivo della sua carriera

Qual è il rapporto con Milik? “E’ un mio compagno di nazionale, come Szczesny, ma durante la gara non si guardano queste cose. Sarà un avversario come gli altri. Sono due i polacchi della Juventus, sono sicuro che saremo contenti noi a fine partita”.

Napoli è un punto d’arrivo per la tua carriera? “Ho sempre dato il cento per cento in carriera, ma non sono arrivato a Napoli per fare la controfigura, voglio lasciare il segno. Anche se sono consapevole che davanti ho l’esterno più forte del calcio italiano, come Giovanni Di Lorenzo che è veramente fortissimo. Ma sono qui anche per imparare e dare il massimo, voglio dare il mio contributo al Napoli e ritagliarmi un po’ di spazio”.